Tom Bombadil non è una persona importante; per la narrazione, intendo. Suppongo che abbia qualche importanza come “commento”.
Voglio dire, in realtà io non scrivo così: è solo un’invenzione e rappresenta qualcosa che a me sembra importante, anche se non sarei pronto ad analizzare con precisione la sensazione […]
La storia è costruita in termini di una parte buona e una parte cattiva, bellezza contro bruttezza spietata, tirannia contro regalità, libertà relativa fondata sul consenso contro coercizione che ha da molto tempo perso ogni obiettivo salvo il potere, e così via; ma in qualche modo entrambe le parti, conservativa e distruttiva, vogliono un certo controllo.
Ma se si rinuncia al controllo, come si facesse un “voto di povertà”, e si apprezzano le cose come sono senza riferirle a se stessi, guardandole, osservandole e in un certo modo conoscendole, allora il problema se il potere e il controllo siano giusti o sbagliati perde di significato e gli strumenti del potere perdono ogni valore.
J.R.R. Tolkien, Le Lettere, lettera a Naomi Mitchison, n. 144.
