Prima del Tempo – Tol-in-Gaurhoth (Tol Sirion) P.E. 465

 

La storia di Thuringwethil, che fu messaggero di Sauron durante la Prima Era, è la storia di una caduta.

Poco rimane nelle leggende di Elfi e Uomini riguardo alla sua origine, ma i più concordano nel sostenere che la prima di queste due cadute fosse comune ai molti degli Ainur che tesero l’orecchio alle promesse e alle menzogne di Melkor, capaci di solleticare la loro volontà di Potenza.

E ci racconta di un Maia minore che, entrato nella Terra di Mezzo, si sia lasciato corrompere da spiriti più possenti divenendone servo e araldo. Sebbene si parli di lei come di un vampiro, non è mai esplicitamente descritta in questo modo nelle antiche cronache e, con ogni probabilità, si trattava solo di un travestimento adatto al compito che doveva svolgere, facendo la spola tra il Sirion e Tol-in-Guarhoth.

Thuringwethil, di Zakuga Art

Vi è anche chi sostiene che invece Thuringwethil fosse uno spirito primigenio di Arda votatosi al male – come Ungoliant e altri mostri delle antiche cronache. Ma tendiamo a rigettare una simile ipotesi perché questo genere di entità si sono sempre dimostrare restie a soggiacere a lungo alla volontà altrui, e scarsamente disposti a seguire ordini che non fossero i propri.

Qualche che sia la sua intima natura, ella si palliava di un nero incarnato dalla forma simile a un grande pipistrello, le cui ali di pelle e corno apparivano leggere come quelle di falene, e il cui battito recava l’oblio della più profonda oscurità.

Thuringwethil fu conosciuta e temuta durante la prima era come il messaggero alato di Sauron, e fa la sua comparsa nelle cronache dei figli di Ilùvatar nel periodo immediatamente successivo alla Dagor Bragollach.

Come si narra nel Lai di Leithian, furono Lùthien Tinùviel e Huan, il mastino di Valinor, a sconfiggere lei e Draugluin, i principali vassalli di Sauron durante il suo periodo di dominazione dell’alto corso del Sirion.

Nulla si sa del suo fato a seguito della rovina della Torre di Tol-in-Gaurhoth a seguito dell’incantesimo con cui Lùthien spezzò il legame tra pietra e pietra, facendo dell’Isola dei Lupi Mannari un ammasso di pietre in rovina. Se è vero che Thuringwethil è una Maia, è dunque improbabile che sia perita in questa rovina, ma piuttosto che abbia abbandonato la propria forma corporea per fuggire lontano, in qualche oscuro recesso da cui forse, secoli dopo, ha preso parte ad altre storie e posto le basi per altre leggende.

Ma altro non è riportato negli scritti sapienziali, e del suo futuro non si può dire. Quello che sappiamo è che Lùthien utilizzò le sue spoglie per nascondersi agli occhi dei servi di Morgoth, e che grazie a questo espediente lei e Beren poterono entrare in Angband, sottraendo un Silmaril dalla corona del Vala dormiente.

Il nome Thuringwethil è in forma Sindarin ed è composto dalle parole Thurin (“segreto”) e Gwath (“ombra”), potendosi tradurre come “Dama dell’Ombre Segreta”.

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