Tar-Telperiën, Seconda Regina Regnante
Armenelos, S.E. 1.320 – Armenelos, S.E. 1.731
Tar-Telperiën fu la decima monarca di Númenor e la sua seconda regina regnante, in quanto figlia maggiore di Tar-Súrion.
La sua ascesa al trono segnò un momento importante nella storia di Nùmenor: perché fu la prima volta in cui una regina salì al trono come primogenita nonostante la presenza di altri figli maschi, in particolare suo fratello minore Isilmo, che diede origine, seppur per breve tempo, a una nuova linea cadetta della stirpe di Elros. Anche il padre di Telperiën, Sùrion, non era destinato al trono in gioventù. Ma si dice che le zie di Telperiën erano così terrorizzate dalla nonna Tar-Ancalimë che rifiutarono di essere associate al trono dal padre Tar-Anàrion, e lasciarono al fratello lo scettro.
Il regno di Tar-Telperiën fu caratterizzato da una serie di eventi decisivi nel plasmare la Storia della successive ere.
Nel 1600 vennero forgiati in Eregion gli Anelli del Potere, e pochi anni dopo Sauron creò l’Unico, con lo scopo di dominare tutti i popoli liberi della Terra di Mezzo.
Dopo che gli Eldar che ancora vivevano nella Terra di Mezzo rifiutarono di sottomettersi, nel 1693 iniziò la Guerra tra gli Elfi e Sauron, e l’Eriador ne fu devastato e spopolato.
Non è noto quando, ma la notizia di questi stravolgimenti a Est raggiunse certamente Nùmenor, e a lungo fu ponderata dalla Regina e dalla Corte.
Qui vi è da rilevare una certa imprecisione nelle antiche cronache che menzionano la decisione della Regina e le successive vicende: è infatti certo che fu nel 1700 della Seconda Era che Nùmenor decise di intervenire a supporto degli Elfi, inviando una grande flotta nel Lindon al comando dell’ammiraglio Cyriatur a sostegno di Gil-Galad.
In quell’anni Tar-Telperiën regnava infatti ancora ad Armenelos. Eppure i documenti degli Eldar conservati a Gran Burrone nel corso della Terza Era riportano che colui che invió queste forze a Est fosse il suo successore Tar-Minastir, ‘che amava gli Eldar, ma li invidiava‘.
Ora, le possibilità per risolvere questa contraddizione sono due: innanzitutto, è possibile che Telperiën avesse già associato al trono Minastir, essendo ormai di età molto avanzata (410 anni). Va però considerato che, a quanto si tramanda, Tar-Telperiën rifiutò di sposarsi e morì senza eredi. Si dice che ‘visse a lungo anche per un membro della linea di Elros e sembrava riluttante a rinunciare al suo potere: diversamente da tutti i sovrani di Númenor prima di lei, non cedette lo Scettro al suo successore alcuni anni prima della morte, ma attese fino a poco prima di essa‘.
Sembra quindi improbabile che avesse già ceduto il comando a Minastir, figlio di suo fratello minore Isilmo.
Più convincente resta dunque l’ipotesi che sia stato effettivamente Minastir a inviare le navi, ma svolgendo il ruolo di Comandante delle Forze Armate o di delegato della Regina per quanto riguardava la Terra di Mezzo, un ruolo nel quale avrebbe potuto apprendere strategia, contegno e comando fino che il suo tempo non fosse venuto.
Quale che fosse l’andamento dei fatti, l’arrivo dell’esercito di Nùmenor, benchè tardivo, rovesció completamente le sorti della guerra, sconfiggendo completamente le forze di Sauron nella Battaglia del Gwathló.
Tar-Telperiën fu quindi direttamente o indirettamente coinvolta nella prima occasione nella quale Eldar e Edain si trovarono nuovamente a combattere fianco a fianco, diversi secoli dopo la fine delle Guerre dei Gioielli.
Come ricordato, però, la Regina rinunciò allo scettro solo pochi mesi prima della sua morte, ormai molto vecchia e seconda solo ad Elros per anzianità sul trono.
E quindi per certi versi potremmo sostenere anche che il suo regno vide anche la prima ombra aduggiare su Elenna, poiché contravveniva all’usanza dei re di Nùmenor di rinunciare spontaneamente alla vita prima che la vecchiaia ne annebbiasse nerbo e ragione.
E la sua mancata rinuncia, così come l’invidia del nipote per la vita degli Eldar, impressero la prima ombra sul futuro di Nùmenor.