LINGUE ELFICHE/40 - SISTEMI DI SCRITTURA – Parte II ~ Tengwar: le lettere di Fëanor

Fëanor è uno dei personaggi più iconici e controversi del Legendarium tolkieniano. Elfo Noldo sapiente e focoso, il più versato e celebrato fabbro e orefice della storia di Arda (artefice dei Silmaril, gli straordinari gioielli ai quali è legato il destino del mondo, come ci racconta Il Silmarillion), è rinomato anche per essere stato l’inventore e fautore di un nuovo modo di scrittura Quenya, derivante dalle lettere di Rúmil, utilizzato a Valinor e in seguito diffuso in tutta la Terra di Mezzo e adoperato anche per altri idiomi elfici: le tengwar.

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LINGUE ELFICHE/36 EXTRA - LE MUTAZIONI DEL SINDARIN (PARTE II: Consonanti) ~ (2/2) La mutazione nasale, la mutazione mista. Altri tipi.

In questo ultimo appuntamento dedicato alle mutazioni della consonante iniziale del Sindarin cercheremo di compendiare gli altri tipi rimasti, meno frequenti rispetto alla lenizione e tuttavia di non minore importanza.

Mutazione nasale:

È il risultato di una -n precedente la parola in questione, la cui consonante iniziale va incontro a una serie di processi di mutazione.

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LINGUE ELFICHE/35 EXTRA - LE MUTAZIONI DEL SINDARIN (PARTE II: Consonanti) ~ (1/2) Introduzione. La mutazione blanda

Terminata infine la sezione di questa rubrica dedicata a una selezione del corpus Quenya e Sindarin, prima di spostarci verso argomenti totalmente nuovi (contributo della community; riviste specializzate; sistemi di scrittura; cenni di grammatica, etc), vorrei continuare il discorso sulle mutazioni del Sindarin, e proporre uno schema estremamente semplificato delle mutazioni della consonante iniziale, in assoluto uno dei fenomeni più caratteristici e ricorrenti di questo idioma.

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LINGUE ELFICHE/34 IL CORPUS SINDARIN (POESIA) - PARTE IV ~ EXTRA – i generi della poesia elfica

Approfitto di aver chiamato in causa, nello scorso appuntamento, il saggio di Wynne/Hostetter sulla poesia Elfica, in riferimento al linnod, per menzionare brevemente gli altri due costrutti poetici presi in esame dai due studiosi: ann-thennath e minlamad thent/estent.

Forse stupirò qualcuno (ma, conoscendo ormai la maniacalità e la passione sub-creatrice del Professore, probabilmente nessuno resterà granché sorpreso) dicendo che Tolkien aveva in mente per ciascuno di questi metri una sorta di codifica formale.

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LINGUE ELFICHE/2 - SINDARIN. UNA PANORAMICA

Abbiamo dato un primo sguardo al Quenya, la lingua degli Alti Elfi (o Calaquendi, vale a dire “Elfi della Luce”, coloro che videro la luce degli Alberi di Valinor prima della loro scomparsa).

Forniamo adesso un veloce sommario sul Sindarin, la lingua degli Elfi Grigi, ovvero parte di coloro che, pur avendo intrapreso la Grande Marcia che gli Elfi furono invitati a compiere per raggiungere i Valar in Aman, non riuscirono mai ad attraversare il Mare, ma si dispersero in molte tribù e gruppi (che subirono a loro volta un’evoluzione linguistica e una “frammentazione” delle caratteristiche dell’idioma originario, ovvero l’Eldarin Comune).

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LINGUE ELFICHE/1 - QUENYA. UNA PANORAMICA

J. R. R. Tolkien ha ideato numerose lingue fittizie, parlate da ciascuno dei popoli facenti parte del suo Legendarium (Elfi, Uomini, Nani, Hobbit, Orchi, etc). Di quasi ognuna di queste lingue sono attestati dizionari, costrutti linguistici più o meno sviluppati, corpus in prosa o in poesia… è stato calcolato (così scrive Lisa Star in Tyalië Tyelelliéva # 6, altra rivista specializzata sull’argomento, pubblicata tra il 1994 e il 2001) che la lista di vocaboli pubblicati conta circa dodicimila voci.*

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