Si voltò, scendendo a spron battuto il sentiero. Cadde e si ferì le ginocchia. Si rialzò, continuando a correre. Giunse all’orlo del prato di Parth Galen lungo la riva, ove le barche erano state tirate a secco. Non c’era nessuno. Gli parve di udire delle grida nei boschi dietro di sé, ma non vi fece caso.
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 «Aspettate un attimo solo e prendo la mia roba!», esclamò Sam impaziente. «È già tutta pronta. Immaginavo che saremmo partiti oggi». Si precipitò nell’accampamento, estrasse il suo fagotto dalla pila che Frodo aveva fatto nello svuotate la barca di ciò che apparteneva ai suoi compagni, afferrò una coperta di scorta e un paio di involti di vettovaglie, e tornò correndo alla barca.
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 «Ora, Sam», disse Frodo, «non ostacolarmi! Gli altri saranno di ritorno da un momento all’altro. Se mi trovano qui, dovrò discutere e spiegare, e non avrò mai più il coraggio o l’occasione di partire. Devo andar via subito; è l’unico modo».
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 Con pochi colpi di pagaia Frodo riaccostò l’imbarcazione alla riva, e Sam emerse, bagnato come un pulcino. Frodo si tolse l’Anello, e mise nuovamente piede a terra.
 «Di tutte le maledette seccature, la peggiore sei tu, Sam!», disse.
 «Oh, signor Frodo, siete cattivo!»,
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