LINGUE ELFICHE/39 - SISTEMI DI SCRITTURA – Parte I ~ Sarati: le lettere di Rúmil

La creazione linguistica di Tolkien è rinomata non solo per la cura estetica e la musicalità di Quenya e Sindarin, non solo per l’acribia filologica, non solo per l’estrema complementarità con la narrazione all’interno delle sue opere, ma anche per il fascino che esercitano gli alfabeti di sua invenzione, i sistemi di scrittura concepiti per dare a queste lingue ancora più verosimiglianza e profondità.

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LINGUE ELFICHE/37 - GLI STUDI LINGUISTICI TOLKIENIANI (Parte I) ~ Il contributo dei testi divulgativi, delle riviste specializzate, della community online

Dopo aver passato in rassegna la storia delle Lingue Elfiche (tanto in-universe quanto extra-universe), e un campione parziale del corpus di Quenya e Sindarin, vorrei ora proporre un resoconto di come tutto questo materiale e questa creazione linguistica è stata recepita, studiata, rielaborata, a volte perfino ampliata.

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LINGUE ELFICHE/27 IL CORPUS SINDARIN (PROSA) - PARTE II ~ Gli incantesimi di Gandalf

Altri due importanti esempi di corpus Sindarin sono indubbiamente le due formule* pronunciate da Gandalf nel corso dell’avventura della Compagnia dell’Anello, entrambe nel capitolo “Viaggio nell’oscurità”.

La prima contro i lupi che assaltano il gruppo nell’Agrifogliere (in realtà la prima parte dell’incantesimo di fuoco che adopera qui si è sentita anche nel capitolo precedente, quando lo stregone brucia un fascio di legna per riscaldare i viandanti nel corso della traversata fallimentare del gelido passo di Cornorosso); la seconda quando tenta di trovare le parole magiche per far aprire le Porte di Durin, i Cancelli Occidentali di Moria.

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LINGUE ELFICHE/26 IL CORPUS SINDARIN (PROSA) - PARTE I ~ Mae govannen!

Dopo aver esaminato una selezione di testi in Quenya, passiamo al corpus Sindarin, tratto principalmente dal Signore degli Anelli, ma non solo, come vedremo. Anche in questo caso tracceremo una distinzione tra estratti in prosa e in poesia, per consentirci più avanti alcune riflessioni sulle tre modalità della poesia elfica (linnod, ann-thennath, minlamad thent/estent), quando affronteremo il linnod di Gilraen.

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LINGUE ELFICHE/13 STORIA ESTERNA - PARTE III ~ I saggi linguistici e le Etymologies

Abbiamo esaminato nel corso degli scorsi appuntamenti il primo periodo della concettualizzazione delle lingue Elfiche da parte di Tolkien, vediamo adesso come la concezione evolve a partire dagli anni ’30, ovvero da quando Tolkien comincia sistematicamente un processo di rielaborazione (narrativa e linguistica a un tempo) del materiale prodotto al tempo dei due lessici e dei Racconti.

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LINGUE ELFICHE/10 STORIA ESTERNA - PARTE II.1 ~ Lo Gnomico

Lo Gnomico era la lingua parlata dai Noldoli (Gnomi) nella prima forma immaginata del Legendarium tolkieniano. Sviluppatasi in seguito alla fuga dei Noldoli da Valinor, come conseguenza del distacco dal resto degli Elfi della Luce, si allontanò e differenziò sempre più dal Qenya, andando a interagire con gli Elfi Ilkorin e i loro dialetti, che i Noldoli ritrovarono al ritorno nella Terra di Mezzo.

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