Su una sedia all’altra estremità della stanza sedeva una donna. La lunga chioma bionda le scendeva sulle spalle; la sua veste era verde, del verde dei giovani germogli, tempestata di argentee perle di rugiada; e la cintura d’oro pareva una catena di gigli incastonata di non-ti-scordar-di-me.
Leggi tutta la voce

 Una porta si aprì e Tom Bombadil entrò. Non portava più il cappello, e foglie autunnali incoronavano la sua folta capigliatura castana. Rise, e avvicinatosi a Baccador le prese una mano. «Ecco la mia bella dama!», disse, inchinandosi davanti a lei.
Leggi tutta la voce

 «Graziosa dama!», disse dopo qualche attimo Frodo. «Perdona, se la mia domanda ti sembrerà stolta, ma potresti dirmi chi è Tom Bombadil?».
«È lui», rispose Baccador, interrompendo i suoi agili movimenti per sorridergli. Frodo la guardò perplesso. «È lui, come avete visto», ella disse in risposta al suo sguardo, «è lui il Messere di bosco, acqua e collina».
Leggi tutta la voce

 D’un tratto si fermò, balbettando, sopraffatto dalla sorpresa di sentirsi parlare in quel modo. Ma Baccador rise. «Benvenuto!», disse. «Non sapevo che la gente della Contea avesse favella sì poetica. Ma vedo che sei un amico di Elfi; la luce in fondo ai tuoi occhi e il suono della tua voce ne sono una prova.
Leggi tutta la voce

 Fecero qualche timido passo avanti, inchinandosi profondamente ed a più riprese, goffi, stupiti e impacciati come gente che, avendo bussato alla porta di una casetta per chiedere un bicchier d’acqua, si fosse improvvisamente trovata al cospetto di una splendida giovane regina elfica interamente vestita di fiori.
Leggi tutta la voce

 I quattro Hobbit varcarono l’ampia soglia di pietra e si arrestarono, abbagliati. Erano in una stanza lunga dal soffitto basso, illuminata a giorno da lampade che oscillavano appese alle travi della volta, mentre sul tavolo di lucido legno scuro un’infinità di candele alte e gialle ardevano allegramente.
Leggi tutta la voce
Back To Top
Racconti di Tolkien