Giganti, di Angus McBride

I Giganti di Roccia

I giganti di roccia

? (Origine di Arda?) – Scomparsi dalle cronache nella Quarta Era

 

Tra i personaggi più misteriosi di tutte le leggende degli Antichi Tempi, i giganti sono creature che, per la mancanza di fonti documentali e per la loro innata lontananza dalle vicende di Elfi, Uomini e Hobbit, sono sempre sfuggiti da ogni descrizione e classificazione.…

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Grande Goblin

Il Grande Goblin delle Montagne Nebbiose

? – Città dei Goblin, 2.941 T.E.

 

Tra i “nemici” con cui si sono confrontati gli eroi dei popoli liberi della Terra di Mezzo durante la Terza Era, un ruolo particolare lo ricopre la popolazione della città dei Goblin, nascosta tra i cunicoli delle Montagne Nebbiose non lontano dall’Alto Passo, lungo la via che da Gran Burrone conduceva alla valle dell’Anduin e alla vecchia Via della Foresta.…

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Gwaihir

? ( presumibilmente Origine di Arda) – ?

 

Gwaihir, come narrato nel Signore degli Anelli, era la più grande e la più veloce delle Aquile di Manwë a solcare i cieli della Terra di Mezzo durante la Terza Era.

Gwaihir è ricordato tra i discendenti di Thorondor già durante la Prima Era, e si racconta che partecipò, insieme al suo Signore e al suo fratello Landroval, al salvataggio di Beren e Lúthien da Angband, dopo che questi ebbero sottratto uno dei Silmaril dalla corona ferrea di Morgoth.…

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Senza-gambe sta su Una-gamba,
Due-gambe vi siede accanto su Tre-gambe,
Quattro-gambe ne prende un po’.*
 Non era il momento migliore per porre questo indovinello, ma Bilbo aveva fretta. Forse se gli fosse stato posto in un altro momento, Gollum si sarebbe trovato in difficoltà a risolverlo.
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 Bilbo si sedette e si schiarì la gola un paio di volte, ma non diede nessuna risposta.
 Dopo un po’ Gollum cominciò a sibilare tra sé e sé con gioia. «È buono, tesssoro mio? È sssugoso? È deliziosamente croccante?». Nell’oscurità egli cominciò a scrutare Bilbo.
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 Poi chiese:
Vive senza respirare,
freddo come morte pare,
beve ma non è assetato,
non tintinna corazzato*.
 A sua volta, egli pensava che questo fosse un indovinello facilissimo perché la risposta era costantemente al centro delle sue preoccupazioni. Ma sul momento non gli venne in mente niente di meglio, tanto l’aveva messo in agitazione la domanda sulle uova.
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 Dopo un po’ Bilbo si spazientì. «Be’, allora?» disse. «La risposta non è una pentola che bolle, come sembra che tu pensi, a giudicare dal rumore che fai».
 «Dacci un po’ di tempo, che ci dia un po’ di tempo, tesssoro mio, sss… sss…».
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Senza coperchio, chiave, né cerniera
uno scrigno cela una dorata sfera*.
 Così disse, tanto per guadagnare tempo, finché non fosse riuscito a escogitarne uno veramente difficile. Questo pensava che fosse proprio roba da bambini, anche se non l’aveva posto nella solita forma.
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 «Questo metterà in imbarazzo questa repellente creatura sotterranea» pensò.
Un occhio in un azzurro viso
vide un altr’occhio dentro un verde viso:
«Quell’occhio è come me, però è laggiù,
mentre il mio occhio se ne sta quassù»*.
 «Sss, sss, sss!» disse Gollum.
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 Poi pose il suo secondo indovinello:
Non ha voce e grida fa,
non ha ali e a volo va,
non ha denti e morsi dà,
non ha bocca e versi fa*.
 «Un attimo!» gridò Bilbo, che stava ancora pensando con angoscia al fatto di essere mangiato.
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Racconti di Tolkien