LINGUE ELFICHE/49 - Grammatica Quenya ~ Sistema verbale del Quenya (parte 2: persona e numero)

Abbiamo introdotto nello scorso appuntamento il macro-argomento dei verbi. Esattamente come nella nostra lingua, il Quenya utilizza i verbi come vettori dell’azione espressa dal discorso.

Pertanto, le categorie tipiche di qualunque sistema verbale sono osservate anche in Quenya, con qualche particolarità da considerare:

PERSONA E NUMERO

  • persona (1ª, 2ª, 3ª; inclusiva, esclusiva; familiare, formale).

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LINGUE ELFICHE/48 - Grammatica Quenya ~ Sistema verbale del Quenya (parte 1: classi verbali)

Dopo aver trattato sommariamente la flessione dei sostantivi del Quenya (e aver fornito qualche cenno sulle regole fonologiche e morfologiche che intervengono nella loro formazione), diamo adesso qualche riferimento sul sistema verbale.

Trattandosi di uno degli argomenti più articolati dell’intera struttura grammaticale Quenya non pretendo di sviscerarlo come meriterebbe.

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LINGUE ELFICHE/46 - EXTRA: Formazione dei sostantivi – cenni di fonologia ~ Regole fonetiche nella formazione di sostantivi composti e nomi propri

Uno degli aspetti più riconoscibili e iconici delle Lingue Elfiche è il modo in cui Tolkien ha adoperato queste costruzioni linguistiche per coniare parole nuove (partendo dalle radici, come √KWENED, √ELED, stilate fin dai tempi del Qenya Lexicon), tra cui ovviamente nomi propri per personaggi, luoghi, concetti dell’ambientazione di Arda.

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LINGUE ELFICHE/45 - Grammatica Quenya ~ Introduzione. Cenni sulle declinazioni del Quenya: Plotz e Bodleian

Inauguro una breve sezione di questa rubrica dedicata a un’infarinatura di grammatica (morfologia e sintassi) e fonologia del Quenya.

Come già detto, laddove il Sindarin presenta una grammatica decisamente più basilare del Quenya e risulta invece ostico dal punto di vista della pronuncia e a causa delle mutazioni (cui abbiamo dedicato alcuni appuntamenti), il Quenya ha un rapporto rovesciato tra questi due elementi: a fronte di una fonologia relativamente semplice (almeno per il lettore italiano), presenta una grammatica molto ricca, e soprattutto non sviscerata al 100% da Tolkien.

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LINGUE ELFICHE/44 - Lo Shibboleth di Fëanor

Uno degli aspetti più affascinanti del costrutto linguistico tolkieniano è la sua profonda integrazione con la componente più strettamente narrativa del Legendarium. Linguistica, storia interna, racconto, delineazione di personaggi, tutti questi elementi interagiscono in maniera viva e palpitante.

Il livello di meticolosità con cui fattori così distanti vengono conciliati (a volte retroattivamente, magari in seguito a retcon o cambi di concezione) è tale che risulta perfino ingeneroso definire tutto ciò un mero “costrutto”.

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LINGUE ELFICHE/40 - SISTEMI DI SCRITTURA – Parte II ~ Tengwar: le lettere di Fëanor

Fëanor è uno dei personaggi più iconici e controversi del Legendarium tolkieniano. Elfo Noldo sapiente e focoso, il più versato e celebrato fabbro e orefice della storia di Arda (artefice dei Silmaril, gli straordinari gioielli ai quali è legato il destino del mondo, come ci racconta Il Silmarillion), è rinomato anche per essere stato l’inventore e fautore di un nuovo modo di scrittura Quenya, derivante dalle lettere di Rúmil, utilizzato a Valinor e in seguito diffuso in tutta la Terra di Mezzo e adoperato anche per altri idiomi elfici: le tengwar.

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LINGUE ELFICHE/39 - SISTEMI DI SCRITTURA – Parte I ~ Sarati: le lettere di Rúmil

La creazione linguistica di Tolkien è rinomata non solo per la cura estetica e la musicalità di Quenya e Sindarin, non solo per l’acribia filologica, non solo per l’estrema complementarità con la narrazione all’interno delle sue opere, ma anche per il fascino che esercitano gli alfabeti di sua invenzione, i sistemi di scrittura concepiti per dare a queste lingue ancora più verosimiglianza e profondità.

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