Erano arrivati alle Terre Brune

Ciò nonostante non scorsero alcuna traccia di nemici durante tutta la giornata, e il giorno dopo nemmeno. Le monotone ore grigie passavano senza che nulla accadesse. Ma il terzo giorno le campagne incominciarono lentamente a cambiare aspetto: gli alberi diminuirono e poi scomparvero del tutto.
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Ho mirato per ultimo ciò che di più bello vi era

Incontrarono improvvisamente un gomito del Fiume, ove da ambedue i lati le rive s’innalzavano, nascondendo la luce di Lórien. Frodo non rivide mai più quella dolce terra.
 I viaggiatori volsero allora lo sguardo in direzione della via che li attendeva: il sole li abbagliò, perché tutti avevano gli occhi pieni di lacrime.
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come tutte le parole elfiche, anche quelle gli rimasero impresse

Erano ancora voltati, quando l’Argentaroggia mescolò le sue acque alle correnti del Grande Fiume; le barche girarono puntando verso sud, e presero maggiore abbrivo. La bianca figura della Dama divenne presto piccola e distante. Brillava come una finestra di vetro su una lontana collina al sole del tramonto, o come un remoto lago visto dall’alto di una montagna: un cristallo caduto nel grembo della terra.
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Dama Galadriel era in piedi, sola e muta

La Dama allora si alzò in piedi, e Celeborn li condusse al pontile. Un giallo meriggio inondava la verde terra della Lingua, e l’acqua scintillava d’argento. Infine tutto fu pronto, e la Compagnia riprese i posti di prima. Gridando parole d’addio, gli Elfi di Lórien li spinsero con lunghi pali al centro della corrente, e le acque increspate li trascinarono via dolcemente.
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prendi il nome a te predestinato

 «Tuttavia ho qui qualcosa che forse porterà conforto al tuo cuore», disse Galadriel; «mi fu consegnata affinché te la dessi, qualora tu fossi passato dalle nostre terre». Tolse dal grembo una grande pietra verde e limpida, incastonata in una spilla d’argento a forma d’aquila con le ali distese; la tenne alla luce, e la gemma sfavillava come il sole tra le foglie della primavera.
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È giunta ormai l’ora di bere la coppa d’addio

 Galadriel si alzò in piedi, e prendendo una coppa tesale da una delle due damigelle, la riempì di bianco idromele e la diede a Celeborn.
 «È giunta ormai l’ora di bere la coppa d’addio», disse. «Bevi, Signore dei Galadhrim! E che il tuo cuore non sia triste, anche se la notte deve seguire il meriggio, anche se il nostro crepuscolo è già vicino».
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non disprezzare i racconti tramandati

 «Boromir, e chiunque lo accompagni alla ricerca di Minas Tirith, farà bene a lasciare il Grande Fiume prima di Rauros, e ad attraversare l’Entalluvio quando ancora non si è inoltrato nelle paludi. Essi non dovranno tuttavia risalirne troppo il corso, onde evitare di perdersi nella Foresta di Fangorn.
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