L’Unico Anello

Monte Fato, c.a 1.600 S.E. – Monte Fato, 3.019 T.E.

 

Uno per l’oscuro Sire chiuso nella Reggia tetra
Nella Terra di Mordor, ove l’ombra cupa scende.
Un anello per trovarli, un anello per domarli,
un anello per ghermirli e nel buio incatenarli.

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Frodo e l'Anello, di Gabriele dell'Otto

Brani dalle Lettere - Il fallimento di Frodo

Se rilegge tutti i passaggi che riguardano Frodo e l’Anello, credo si convincerà che non solo era del tutto impossibile per lui rinunciare all’Anello, come azione e come decisione, specialmente nel suo momento di massimo potere, ma soprattutto che questo fallimento era presagito da tempo.

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Frodo, Sam e Gollum, di Dave Wenzel

Brani dalle Lettere - Sam e Gollum

 

Quanto a me, probabilmente mi ha commosso più di tutto la discussione di Sam sull’intreccio ininterrotto della storia, la scena in cui Frodo si addormenta poggiato sul suo petto e la tragedia di Gollum che in quel momento arriva quasi a redimersi, se non fosse per una parola aspra di Sam.

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Senza-gambe sta su Una-gamba,
Due-gambe vi siede accanto su Tre-gambe,
Quattro-gambe ne prende un po’.*
 Non era il momento migliore per porre questo indovinello, ma Bilbo aveva fretta. Forse se gli fosse stato posto in un altro momento, Gollum si sarebbe trovato in difficoltà a risolverlo.
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 Bilbo si sedette e si schiarì la gola un paio di volte, ma non diede nessuna risposta.
 Dopo un po’ Gollum cominciò a sibilare tra sé e sé con gioia. «È buono, tesssoro mio? È sssugoso? È deliziosamente croccante?». Nell’oscurità egli cominciò a scrutare Bilbo.
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 Poi chiese:
Vive senza respirare,
freddo come morte pare,
beve ma non è assetato,
non tintinna corazzato*.
 A sua volta, egli pensava che questo fosse un indovinello facilissimo perché la risposta era costantemente al centro delle sue preoccupazioni. Ma sul momento non gli venne in mente niente di meglio, tanto l’aveva messo in agitazione la domanda sulle uova.
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 Dopo un po’ Bilbo si spazientì. «Be’, allora?» disse. «La risposta non è una pentola che bolle, come sembra che tu pensi, a giudicare dal rumore che fai».
 «Dacci un po’ di tempo, che ci dia un po’ di tempo, tesssoro mio, sss… sss…».
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Senza coperchio, chiave, né cerniera
uno scrigno cela una dorata sfera*.
 Così disse, tanto per guadagnare tempo, finché non fosse riuscito a escogitarne uno veramente difficile. Questo pensava che fosse proprio roba da bambini, anche se non l’aveva posto nella solita forma.
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 «Questo metterà in imbarazzo questa repellente creatura sotterranea» pensò.
Un occhio in un azzurro viso
vide un altr’occhio dentro un verde viso:
«Quell’occhio è come me, però è laggiù,
mentre il mio occhio se ne sta quassù»*.
 «Sss, sss, sss!» disse Gollum.
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 Poi pose il suo secondo indovinello:
Non ha voce e grida fa,
non ha ali e a volo va,
non ha denti e morsi dà,
non ha bocca e versi fa*.
 «Un attimo!» gridò Bilbo, che stava ancora pensando con angoscia al fatto di essere mangiato.
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