Libro Rosso

Il Libro Rosso dei Confini Occidentali

3018 T.E. – esistente in copia?

 

Oggi non tratteremo un oggetto che ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo degli eventi di Arda o della Terra di Mezzo, ma piuttosto l’oggetto grazie al quale la maggior parte di noi ha potuto fruire delle Grandi Storie degli antichi tempi.…

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Lobelia Sackville-Baggins

Lobelia Sackville-Baggins

Pietracasa, 2.918 T.E. – Pietracasa, 3.021 T.E.

 

Lobelia Serracinta, divenuta famosa nelle storie della Contea con il cognome del marito Otho Sackville-Baggins, è un personaggio che viene spesso raccontato sotto una luce molto negativa da coloro che l’hanno conosciuta: acida, antipatica, avida e vendicativa, si guadagnò l’ostilità di molti Hobbit, non ultimi Bilbo e Frodo Baggins, con i quali condivideva parte del cognome e un’ascendenza che la poneva come diretta erede dei loro possedimenti in caso di prematura scomparsa dei membri della linea primogenita del casato dei Baggins.…

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Ted Sabbioso

Ted Sabbioso

Hobbiville, c.a. 3000 T.E. – Lontano dalla Contea, ?

 

Ted Sabbioso è un personaggio che, a dispetto del piccolo ruolo che svolge nelle storie della Terra di Mezzo, rappresenta una figura particolarmente interessante. Ci permette infatti di scoprire un lato poco testimoniato del popolo degli Hobbit, gente tipicamente tradizionalista e conformista; quello capace di accettare di buon grado l’arrivo di un’epoca nuova fatta di macchine e industria e capace di abbandonare il mestiere di mugnaio da sempre svolto nella sua famiglia, non senza mostrare una buona dose di cinismo e cupidigia nel rigettare valori e usi della propria società.…

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Sauron e il Bianco Consiglio, di Laurence Andrew

Brani dalle Lettere - La Magia in Arda

“Non ho usato il termine “Magia” in modo coerente, e in effetti la regina elfica Galadriel è costretta a protestare con gli Hobbit che usano quella parola indifferentemente sia per le azioni del Nemico, sia per quelle degli Elfi […]

La loro magia (degli Elfi) è Arte, liberata da molti dei suoi limiti umani: più facile, più rapida, più completa.

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 «Non temete!», disse. «Da tempo desideravo mirare le sembianze d’Isildur e d’Anárion, antichi re della mia terra. Nella loro ombra Elessar, la Gemma Elfica, il figlio di Arathorn della Casa di Valandil, figlio d’Isildur, erede di Elendil, nulla ha da temere!».
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 «Non temete!», disse alle sue spalle una voce sconosciuta. Frodo si voltò, e vide Grampasso; eppure non era Grampasso, perché il Ramingo logorato dal tempo era scomparso. Al timone sedeva Aragorn figlio di Arathorn, orgoglioso ed eretto, e con mano sicura conduceva la barca; il cappuccio gli ricadeva sulle spalle; il vento gli moveva i neri capelli e una luce brillava nei suoi occhi: un re tornava nel suo paese dopo un lungo esilio.
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 Da ambedue i lati le rupi spaventose piombavano da altezze invisibili. Lungi il cielo era pallido. Le acque nere muggivano e scrosciavano, e il vento stridulo urlava sulle loro teste. Frodo, raggomitolato nella barca, udì innanzi a sé Sam mormorare e lamentarsi: «Che posto!
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 Ammirazione e timore s’impadronirono di Frodo, ed egli si prostrò, chiudendo gli occhi, e non osando levar lo sguardo quando le barche furono vicine. Persino Boromir chinò il capo mentre le barche correvano, trascinate dalla corrente, fragili e veloci come foglie volteggianti, nella perenne ombra delle sentinelle di Númenor.
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 Le grandi colonne parvero ergersi come torri incontro a Frodo, trascinato verso di esse dalla corrente. Egli ebbe l’impressione di vedere dei giganti, grandi, grigi e massicci, muti e minacciosi. Ma poi si accorse che le rocce erano effettivamente scolpite e modellate: l’arte e la forza antiche le avevano lavorate, ed esse conservavano ancora, attraverso le intemperie di lunghi anni obliati, le possenti sembianze che erano loro state date.
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 Frodo intravide, scrutando il Fiume, due grandi scogli distanti che si avvicinavano: parevano immensi pinnacoli o pilastri. Alti, perpendicolari, minacciosi, montavano la guardia ai due lati del letto. Tra di essi vi era una stretta breccia, ove la corrente sospinse le barche.
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