Argonath

Gli Argonath, i Pilastri dei Re

Nen Hithoel, c.a. 1.248 T.E. – Esistenti nella Quarta Era

 

Non sono moltissime, nei racconti che ci sono pervenuti dagli antichi tempi, le opere architettoniche o artistiche menzionate come opera degli Uomini di Gondor nei secoli successivi la caduta di Isildur e la separazione dei due Regni.…

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 «Non temete!», disse. «Da tempo desideravo mirare le sembianze d’Isildur e d’Anárion, antichi re della mia terra. Nella loro ombra Elessar, la Gemma Elfica, il figlio di Arathorn della Casa di Valandil, figlio d’Isildur, erede di Elendil, nulla ha da temere!».
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 «Non temete!», disse alle sue spalle una voce sconosciuta. Frodo si voltò, e vide Grampasso; eppure non era Grampasso, perché il Ramingo logorato dal tempo era scomparso. Al timone sedeva Aragorn figlio di Arathorn, orgoglioso ed eretto, e con mano sicura conduceva la barca; il cappuccio gli ricadeva sulle spalle; il vento gli moveva i neri capelli e una luce brillava nei suoi occhi: un re tornava nel suo paese dopo un lungo esilio.
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 Da ambedue i lati le rupi spaventose piombavano da altezze invisibili. Lungi il cielo era pallido. Le acque nere muggivano e scrosciavano, e il vento stridulo urlava sulle loro teste. Frodo, raggomitolato nella barca, udì innanzi a sé Sam mormorare e lamentarsi: «Che posto!
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 Ammirazione e timore s’impadronirono di Frodo, ed egli si prostrò, chiudendo gli occhi, e non osando levar lo sguardo quando le barche furono vicine. Persino Boromir chinò il capo mentre le barche correvano, trascinate dalla corrente, fragili e veloci come foglie volteggianti, nella perenne ombra delle sentinelle di Númenor.
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 Le grandi colonne parvero ergersi come torri incontro a Frodo, trascinato verso di esse dalla corrente. Egli ebbe l’impressione di vedere dei giganti, grandi, grigi e massicci, muti e minacciosi. Ma poi si accorse che le rocce erano effettivamente scolpite e modellate: l’arte e la forza antiche le avevano lavorate, ed esse conservavano ancora, attraverso le intemperie di lunghi anni obliati, le possenti sembianze che erano loro state date.
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 Frodo intravide, scrutando il Fiume, due grandi scogli distanti che si avvicinavano: parevano immensi pinnacoli o pilastri. Alti, perpendicolari, minacciosi, montavano la guardia ai due lati del letto. Tra di essi vi era una stretta breccia, ove la corrente sospinse le barche.
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