SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 14: la Lettera 297 e la coniazione dei nomi (Parte 4)

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Ci avviamo alla conclusione della Lettera 297 e del suo commentario, fino all’ultimo prolifico di spunti sul tema della traduzione dei nomi, nonché della loro genesi e invenzione.

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SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 13: la Lettera 297 e la coniazione dei nomi (Parte 3)

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Stiamo attualmente approfondendo il processo di invenzione dei nomi da parte di Tolkien, attività che egli stesso definisce “frutto di notevoli riflessioni e fatiche” e che, ricordiamolo, è parte integrante del cuore del suo Legendarium, in quanto il nome per la poetica tolkieniana è latore di una storia, di un vissuto, e in fin dei conti di una verità profonda sul suo referente.

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SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 12: la Lettera 297 e la coniazione dei nomi (Parte 2)

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Nello scorso appuntamento abbiamo iniziato a commentare l’interessante e densissima Lettera 297, osservando come Tolkien in questi appunti (dato che alla fine l’abbozzo di lettera non fu mai spedito!)

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SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 10: “Approximate equivalents” (parte 4)

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Nello scorso appuntamento abbiamo menzionato, in mezzo agli altri argomenti, l’antipatia di Tolkien per il mondo “leggiadro e minuscolo” delle “fate” e degli “elfi” così come queste creature del folklore erano state interpretate dalla cultura inglese a partire dal XVI secolo.

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SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 9: “Approximate equivalents” (parte 3)

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Continuiamo con l’analisi di alcuni passi dalle Lettere, nello specifico leggeremo:

  1. nuovamente una lettera a Hugh Brogan, sempre del periodo appena precedente alla pubblicazione del SdA;

  2. un breve stralcio da una lettera del medesimo periodo, in cui si parla diffusamente della missione di Gandalf e si cita incidentalmente la traduzione di Istari.

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SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 8: “Approximate equivalents” (parte 2)

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Proseguiamo la nostra disamina del concetto di traduzione per Tolkien attraverso due ulteriori estratti dalle Lettere.

I due brani scelti risalgono al periodo della stesura del Signore degli Anelli.

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SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 7.5: Cirth e Fuþark, ispirazione e “parentela”

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Nello scorso articolo abbiamo cominciato a trattare, attraverso le dichiarazioni di Tolkien contenute nel suo epistolario, la questione della resa dei nomi delle sue creature (e non solo) attraverso l’operazione, su cui ormai abbiamo detto abbastanza, di traduzione e adattamento.

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SÔVAL PHÂRË – (La“Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 7: “Approximate equivalents” (parte 1)

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Come menzionato in precedenza, vorrei oggi trattare il tema della traduzione attraverso alcuni esempi dell’operazione di “adattamento” compiuta da Tolkien, utilizzando, come base del ragionamento, le sue stesse parole.

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LINGUE ELFICHE/43 - EXTRA. Le rune di Erebor, l’Ovestron, il Rohanese: la questione dell’adattamento

Nello scorso appuntamento abbiamo citato una risposta di Tolkien a Miss Beare riguardo alla somiglianza tra le rune di Daeron che compaiono nel Signore degli Anelli e le rune germaniche antiche dell’alfabeto fuþark.

Questo spunto ci introduce a un argomento fondamentale per la comprensione dell’approccio del Professore alla propria creazione linguistica: la questione della traduzione e dell’adattamento delle lingue di Arda alla lingua del Signore degli Anelli e dello Hobbit.

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