Specchio di Galadriel

Lo Specchio di Galadriel

Lórien, ? – Lórien, 3.021 T.E.

 

Tra tutti gli artefatti ‘magici’ che fanno capolino nelle antiche saghe della Terra di Mezzo, lo Specchio di Galadriel è un esempio unico del suo genere. È infatti un oggetto privo di particolari caratteristiche intrinseche – come ad esempio i Palantiri o i seggi di Amon Hen e Amon Lhaw – né è uno strumento di offesa o di difesa nel combattimento come spade, scudi o corazze.

Lo Specchio di Galadriel è infatti un oggetto inerentemente legato a colei che le da il nome: Galadriel figlia di Finarfin, Signora dei Noldor e Dama del Bosco d’Oro.

E infatti i componenti dello Specchio appaiono piuttosto comuni: un bacile ricavato dalle pietre raccolte nel Reame, e una brocca d’acqua del fiume Nimrodel

 

Una volta che l’acqua veniva versata nel bacile, colei o colui che si sporgeva a guardare la superficie dell’acqua poteva avere visioni del passato, del presente e del futuro, spesso in forma di immagini in movimento che si svolgevano davanti ai loro occhi, davanti a una scena teatrale.

 

Abbiamo un’unica testimonianza riguardo lo Specchio: è quella di Frodo Baggins, Portatore dell’Anello, che fu invitato dalla Dama di Lórien a guardare in esso durante la permanenza della Compagnia a Caras Galadhon.

Qui veniamo a conoscenza di un’altra caratteristica dello Specchio, che non è in alcun modo ‘controllato’ dalla sua creatrice: Galadriel non può predirre cosa lo specchio mostrerà, e non garantisce che ciò che verrà mostrato accadrà realmente.

 

Quando Frodo vi guardò dentro, vide molte cose: ebbe una visione di Gandalf (o Saruman), vide Minas Tirith sotto attacco ed infine ebbe una visione terribile di Mordor e dell’Occhio di Sauron, che pareva attenderlo.

Anche Sam fu invitato a guardare: vide che la Contea veniva devastata e suo padre sfrattato di casa e, infuriato, disse di voler tornare a casa per rimettere a posto le cose. Galadriel lo calmò e lo pose davanti ad una scelta: tornare nella Contea per salvarla dai nemici abbandonando però Frodo da solo, o continuare il suo viaggio verso Mordor per evitare che Sauron distrugga la Terra di Mezzo, Contea compresa. Alla fine Sam decise di rimanere con il proprio padrone.

E certamente molte delle cose che Frodo e Sam videro si sarebbero poi avvverate: Gandalf sarebbe tornato, Minas Tirith assediata e attaccata e il Portatore sarebbe arrivato vicinissimo a Sauron, prima che l’Anello fosse distrutto. E al ritorno alla Contea, come visto da Sam, trovarono la propria Terra devastata da Sharkey, Lotho e i loro Ruffiani.

Non si hanno altre menzioni dello Specchio, ed è possibile presumere che, partita Galadriel verso l’ovest, esso abbia cessato di avere potere. Si racconta anche che la Fiala che la Dama donò a Frodo contenesse acqua proveniente dal bacile dello Specchio, all’interno della quale era stata imprigionato il riflesso della luce della Stella di Eärendil, il Silmaril che splendeva sulla sua fronte.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top
Racconti di Tolkien