La Signora di Andúnië, di Sara M. Morello

Silmariën, Principessa di Nùmenor e Signora di Andúnië

Armenelos, 521 S.E. – Andúnië, c.a. 650 S.E.

 

Quando si discute della Storia di Nùmenor nel corso dei Grandi Anni che seguirono la Guerra d’Ira e la sconfitta di Morgoth, è singolare come, tra i nomi dei Re che edificarono la Terra della Stella e le sue città, solo un nome femminile emerga dalle cronache degli Uomini. Singolare, certo, perché si parla di tempi di pace e prosperità, nei quali era costume comune celebrare le grandi epopee della Prima Era e serbare in massima considerazione i nomi degli Eroi che, con il proprio sacrificio e il proprio coraggio, avevano condotto le Tre Stirpi degli Edain attraverso sofferenza e disperazione fino al Premio finale.

E in segno di rispetto alle loro grandi imprese, gli Uomini di Nùmenor scelsero di mantenere le tradizioni dei propri antenati anche per quanto riguarda il riconoscimento dei propri eredi, e in particolare quelli della casa di Hador e della casa di Bëor, delle Tre Stirpi quelle che maggiormente contribuirono alla linea di successione che da Thingol del Doriath e Turgon di Gondolin giunse fino a Eärendil il Navigatore e ai suoi figli Elrond ed Elros. E tra queste tradizioni vi era la progenitura maschile, che prevedeva che il comando fosse trasferito, alla morte del precedente sovrano, al figlio maschio di maggior età, senza contare eventuali discendenti di sesso femminile. Si presume infatti che il meccanismo di successione della casa di Haleth fosse differente, con maggior peso matriarcale in virtù della propria fondatrice, ma nel corso delle generazioni che si susseguirono nella Prima Era (e la cui Storia è giunta fino a noi) non si è mai verificata la nascita di una figlia femmina prima di un figlio maschio.

 

Quando dunque Tar-Elendil, quarto Re di Nùmenor, generò come primogenita una femmina, a cui diede il nome di Silmariën (“fanciulla incoronata di luce splendente”), ella fu esclusa dalla lista di successione in modo che, alla morte del padre, fu il fratello Meneldur, benché più giovane, a salire al trono di Nùmenor. Una consuetudine che resistette solo per altre due generazioni, fino cioè a quando Tar-Aldarion, sesto Re di Nùmenor, avendo generato solo una figlia femmina, Ancalimë, ed essendo egli in rotta con la moglie Erendis, mutò le leggi permettendo a qualunque primogenito, indipendentemente dal sesso, di accedere al trono.

 

Così dunque Silmariën crebbe come principessa di altissima stirpe, a cui il padre, pur non potendole cedere lo scettro, attribuì grandi onori e sempre celebrò come propria figlia prediletta. Fu così data in moglie a Elatan di Andúnië, un Uomo di altissima stirpe Nùmenoreana e amico degli Elfi che giungevano da Tol Eressëa al più occidentale dei Porti dell’Isola della Stella. Dalla loro unione nacque Valandil.

 

Per celebrare la nascita del proprio nipote, Tar-Elendil creò un nuovo titolo nobiliare, quello di Signore di Andúnië, che da allora fu tenuto in massima considerazione tra il popolo e i notabili dell’Isola, membro di diritto del Consiglio del Re. Un’importanza suggellata dal dono che Tar-Elendil fece alla propria figlia, e che da allora diventò la più importante eredità della sua Casata: l’anello di Barahir, quello che Finrod Felagund diede al padre di Beren durante la Dagor Bragollach, quando gli salvò la vita, e che il figlio riscattò durante la cerca dei Silmaril durante la quale il Signore del Nargothrond trovò la morte, e che da Beren passò al figlio Dior, alla sua figlia Elwing ed Elros primo Re di Nùmenor.

 

Il nome di Silmariën fu tanto più rispettato tra i Nùmenoreani che mantennero l’amicizia con gli Elfi, e più tardi nei reami in esilio di Arnor e di Gondor, perché è da lei e da suo figlio Valandil che si generò la linea di successione che portò, tremila anni più tardi, alla nascita di Amandil e di suo figlio Elendil, colui che condusse gli Esuli di Nùmenor nella Terra di Mezzo durante l’Akallabêth.

 

E Silmariën è dunque antenata di Aragorn Elessar, che quasi sei millenni dopo la sua nascita guidò i Popoli Liberi della Terra di Mezzo durante la Guerra dell’Anello, e salì al trono di Gondor e di Arnor inaugurando una nuova epoca di pace.

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