Rochallor, il destriero di Fingolfin
Himring (?), ? P.E. – Hithlum, 455 P.E.
Quando si menzionano i grandi eroi di Elfi, Umani e Nani durante le battaglie contro Morgoth nel corso della Prima Era, spesso si sottace di tutte le altre creature che, per intimo spirito o per affinità con il proprio padrone, hanno contribuito alla resistenza creando le condizioni per la sconfitta del Nemico.
Ma Rochallor, il cavallo di Fingolfin, non merita certo spiegazioni approfondite.
Non è noto quando Rochallor nacque, ma è presumibile che sia nato nel Beleriand durante l’Assedio di Angband. Si dice però che all’epoca del proprio ritorno a Est, i Noldor avessero condotto con sé molti destrieri cresciuti a Valinor, che si sono poi moltiplicati durante i lunghi anni tra la Dagor Aglareb e la Dagor Bragollach. E a quanto viene tramandato, all’epoca della rinuncia alla propria progenitura, dopo che Fingon lo aveva salvato dai patimenti di Thangorodrim, Maedhros avesse donato a Fingolfin e alla sua Casata molti di questi cavalli, i cui discendenti costituirono le cavalcature della Seconda Casa degli Eldar per i secoli successivi.
Rochallor sarebbe dunque il discendente di questa schiatta, e ha servito Fingolfin per lunghi anni fino alla Dagor Bragollach, quando la fiamma eruttata da Angband distrusse il verde prato di Ard-Galen e spezzò l’assedio da parte degli Eldar. Com’è raccontato nel Silmarillion, quando realizzò la distruzione provocata dall’attacco di Morgoth,
“a Fingolfin parve di antivedere la totale rovina dei Noldor e l’irrimediabile sconfitta di tutte le loro casate; e, in preda all’ira e alla disperazione, balzò sul suo grande cavallo Rochallor e partì tutto solo, che nessuno avrebbe potuto trattenerlo. Passò per il Dor-Nu-Fauglith come un vento tra la polvere, e chiunque lo vide sfrecciare fuggì sgomento, persuaso che si trattasse di Orome in persona”.
Molti sono i canti che celebrano lo scontro tra Morgoth e Fingolfin, di come l’Alto Re più volte riuscisse a evitare i colpi di Grond e a ferire il Nemico, e di come questa impari battaglia richiese infine la sua vita, schiacciato sotto il peso di una montagna che crollava. Rochallor rimase con il suo padrone fino alla fine, e pure sarebbe stato assalito dai Lupi che scendevano da Thangorodrim, non fosse stato per il suo indomito spirito.
Si dice infatti ch’egli, una volta che il corpo del suo padrone era stato recuperato da Thorondor Signore dei Venti, egli voltò le spalle alla Fortezza del Nemico e corse verso Hithlum, distanziando rapidamente i mannari al suo inseguimento. E grande fu la corsa di Rochallor, impareggiabile da qualunque destriero che mai si vide sulla Terra di Mezzo, eccetto forse i mearas a cui era lontanamente imparentato.
E tale fu il dolore e lo sforzo, che Rochallor non visse a lungo dopo la morte del proprio Signore. Giunto a Hithlum alla corte di Fingon, in lutto, Rochallor si accasciò nel grande cortile, ove il suo corpo si fermò ed egli spirò, tra le meno celebrate, ma non tra le meno eroiche, delle grandi figure della Prima Era.