A questo punto Gandalf passò alla retroguardia e Thorin con lui. Uscirono da una curva molto stretta.  «Dietrofront!» gridò Gandalf. «Sguaina la spada, Thorin!».
 Non c’era nient’altro da fare; e agli Orchi non piacque affatto. Superarono la curva di slancio urlando a pieni polmoni e trovarono Fendiorchi e Battinemici che brillavano fredde e vivide proprio nei loro occhi attoniti.
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Arrancarono faticosamente, un remo dopo l’altro. Nell’oscurità era difficile rendersi conto se stessero avanzando; ma pian piano il turbinio delle acque diminuì, e l’ombra dell’argine orientale scomparve nella notte. Infine parve loro, da quel che potevano vedere, di essere nuovamente al centro del fiume, e di aver condotto le imbarcazioni ad una certa distanza a monte delle rupi.
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«A Lórien, a Dwimordene
Gli Uomini han camminato raramente,
Pochi mortali han veduto splendente
La luce che vi brilla sempre.
Galadriel! Galadriel!
Limpida l’acqua del tuo pozzo lontano;
Bianca la stella nella tua bianca mano;
Candidi e puri son foglia, terra e grano
A LĂłrien, a Dwimordene,
Più belli dei pensieri degli Uomini Mortali»
 Gandalf cantò queste parole dolcemente, poi d’un tratto si trasformò.
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 Tuttavia gli Orchi sono più veloci dei Nani, e questi Orchi conoscevano meglio la strada (avevano aperto i passaggi proprio loro), ed erano fuori di sé dalla rabbia; così per quanto facessero, i Nani sentivano le grida e le urla farsi sempre più vicine.
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 «Yrch!», disse Legolas, inconsciamente parlando nella sua lingua nativa.
 «Orchi!», gridò Gimli.
 «Tutto merito di Gollum, scommetto», disse Sam a Frodo. «Ed ha scelto anche un bel posticino. Il Fiume pare fermamente deciso a lanciarci fra le loro braccia!».
 Si curvarono tutti in avanti, lavorando di remi con sforzi sovrumani: persino Sam diede una mano.
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Il popolo Hobbit è discreto e modesto, ma di antica origine, meno numeroso oggi che nel passato; amante della pace, della calma, e della terra ben coltivata, il suo asilo preferito era una campagna scrupolosamente ordinata e curata. Ora come allora, essi non capiscono e non amano macchinari più complessi del soffietto del fabbro, del mulino ad acqua o del telaio a mano, quantunque abilissimi nel maneggiare attrezzi di ogni tipo.
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 «Ci siamo tutti?» chiese, restituendo la spada a Thorin con un inchino. «Vediamo; uno: questo è Thorin; due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici; dove sono Fili e Kili? Eccoli qua! Dodici, tredici; ed ecco il signor Baggins: quattordici!
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 Con grandi sforzi riuscirono a trattenere le barche e a voltare lentamente; ma da principio potevano opporre ben poca resistenza alla corrente, e venivano trascinati sempre più vicino alla sponda orientale, che si ergeva nera ed ostile nella notte.
 «Remiamo tutti insieme!»,
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I tre compagni rimasero a lungo in silenzio, con lo sguardo perduto lĂ  dov’era scomparsa l’imbarcazione. Infine Aragorn parlò. «Lo cercheranno dalla Torre Bianca», disse, «ma egli non farĂ  ritorno nĂ© dai monti nĂ© dal mare». Poi a bassa voce intonò un canto:
Su Rohan, su campi e stagni, tra l’erba verde e alta,
Soffia il Vento dell’Ovest, e il muro e il vallo assalta.
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Ardeva di una collera che la faceva scintillare, se in giro c’erano degli Orchi; ora era vivida come una fiamma blu per la gioia provata nell’uccidere il potente signore della caverna. Non ebbe nessuna difficoltĂ  a recidere rapidamente le catene degli Orchi e a liberare tutti i prigionieri.
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