Sentinelle Silenti

I due Guardiani di Cirith Ungol, le Sentinelle Silenti

Cirith Ungol, c.a. 1.500 T.E. – Cirith Ungol, 3.019 T.E.

 

Molti sono gli artefatti magici con cui il Nemico e i suoi servi hanno tentato di raggiungere i propri scopi, taluni dotati di poteri che gli Umani, e ben pochi perfino tra i Dùnedain, erano in grado di comprendere.…

Leggi tutta la voce
Aulendil, di Kimberly

Sauron

Mairon l’ammirabile, e Sauron l’aborrito

Aule Atemporali, Prima del Tempo – Barad-dûr, 3.019 T.E. (forma fisica)

 

Esisteva un tempo, prima del Sole e della Luna, Mairon il Maia, magnifico tra gli Ainur e superbo nella schiera dei seguaci di Aulë il fabbro.…

Leggi tutta la voce

Isengard

Un grande muro circolare di rocce, simile a una cinta di rupi a strapiombo, si allontanava dal fianco della montagna, descriveva una curva, e vi ritornava. In esso vi era un’unica apertura, un grande arco scavato nella parte meridionale; in quel punto una galleria attraversava la cupa roccia, e due robusti portali di ferro ne chiudevano le estremità.

Leggi tutta la voce

Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 23

«Che tipetto impressionabile!» disse Gandalf, quando si furono nuovamente seduti. «Gli vengono questi strani buffi attacchi, ma è uno dei migliori… uno dei migliori, fiero come un drago nelle peste».
Se avete mai visto un drago nelle peste, vi renderete conto che questa era solo un’esagerazione poetica, se riferita a un qualsiasi Hobbit, perfino al proprozio del Vecchio Tuc, Ruggitoro, che era tanto alto (per uno Hobbit) da poter cavalcare un cavallo.
Leggi tutta la voce

Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 22

Così, Thorin continuò: «Ci siamo riuniti per discutere i nostri piani, le soluzioni, i mezzi, le strategie e le risorse. Tra poco, prima che spunti l’alba, intraprenderemo il nostro lungo viaggio, un viaggio da cui qualcuno di noi, o forse ognuno di noi (eccetto il nostro amico e consigliere, l’ingegnoso stregone Gandalf) può anche non ritornare.
Leggi tutta la voce

Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 20

Il buio aveva invaso tutta la stanza; il fuoco moriva lentamente, le ombre si smarrivano, ed essi suonavano ancora. E d’un tratto, mentre suonavano, cominciarono a cantare uno dopo l’altro: un canto roco di Nani che sembrava salire dai recessi delle loro antiche case; e questo è come un frammento della loro canzone, se canzone può esserci senza alcuna musica.
Leggi tutta la voce

Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 19

«E adesso un po’ di musica!» disse Thorin. «Tirate fuori gli strumenti!».
Kili e Fili si precipitarono a prendere le borse e riportarono con loro dei piccoli violini; dall’interno dei loro mantelli, Dori, Nori e Ori tirarono fuori dei flauti; Bombur esibì un tamburo che era nell’ingresso; anche Bifur e Bofur uscirono e tornarono con dei clarinetti che avevano lasciato nel portaombrelli.
Leggi tutta la voce

Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 18

Poi tornarono indietro, e trovarono Thorin che fumava la pipa coi piedi sul parafuoco. Faceva degli anelli di fumo assolutamente enormi, che andavano dovunque egli diceva loro di andare – su per la cappa del camino, o dietro l’orologio sopra la mensola, o sotto la tavola, o attorno al soffitto: ma dovunque l’anello di fumo andasse, non era mai abbastanza veloce da sfuggire a Gandalf.
Leggi tutta la voce

Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 17

«Immagino che vi tratteniate a cena?» disse col tono di voce più educato e inespressivo.
«Ma naturale!» disse Thorin. «E anche dopo. Non risolveremo la faccenda fino a tardi e dobbiamo prima fare un po’ di musica. Adesso… sparecchiare!».
Al che i dodici Nani – non Thorin, che era troppo importante e rimase a parlare con Gandalf – balzarono in piedi e ammucchiarono ogni cosa in alte pile.
Leggi tutta la voce
Back To Top
Racconti di Tolkien