Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 24

Nel frattempo, comunque, il più mite discendente di Ruggitoro si stava riprendendo in salotto. Dopo un po’ di tempo e un bicchierino, si avvicinò furtivamente alla porta del salotto, e udì Gloin che diceva: «Ehm! (o qualche altro sbuffo del genere) Credete che ce la farà? Non discuto il fatto che secondo Gandalf questo Hobbit sia tanto fiero, ma un urlo come quello, in un momento di panico, basterebbe a svegliare il drago e tutti i suoi parenti, e a far uccidere molti di noi. In realtà, se non fosse stato per il segno sulla porta, direi che siamo entrati nella casa sbagliata. Appena ho dato un’occhiata a quel tipetto saltellante e sbuffante sullo zerbino ho avuto i miei dubbi. Sembra più un bottegaio che uno scassinatore!».

A questo punto il signor Baggins girò la maniglia ed entrò. Il lato Tuc aveva vinto. Sentì improvvisamente che avrebbe fatto a meno del letto e della prima colazione pur di essere considerato una tempra d’acciaio; quanto al tipetto saltellante sullo zerbino, una frase così lo aveva già temprato abbastanza. Molto tempo dopo, il lato Baggins avrebbe rimpianto ciò che fece ora, ed egli si sarebbe detto: “Bilbo, sei stato un pazzo: te la sei proprio andata a cercare”.

 

{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Una Riunione Inattesa, Bilbo Baggins by Lily-Skok on DeviantArt}
-Ancalagon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top
Racconti di Tolkien