Poi tornarono indietro, e trovarono Thorin che fumava la pipa coi piedi sul parafuoco. Faceva degli anelli di fumo assolutamente enormi, che andavano dovunque egli diceva loro di andare – su per la cappa del camino, o dietro l’orologio sopra la mensola, o sotto la tavola, o attorno al soffitto: ma dovunque l’anello di fumo andasse, non era mai abbastanza veloce da sfuggire a Gandalf. Pop! Dalla sua corta pipa di terracotta egli spediva un anello di fumo più piccolo esattamente attraverso ciascuno di quelli di Thorin. Poi l’anello di fumo di Gandalf diventava verde e tornava indietro a librarsi sopra la testa dello stregone. Ce n’era già una nuvola attorno a lui, che gli dava un aspetto strano e stregonesco, nella penombra. Bilbo rimase fermo a guardare – gli piacevano molto gli anelli di fumo – e poi arrossì al pensiero di quanto si fosse sentito fiero degli anelli di fumo che aveva fatto salire nel vento sopra la Collina, il mattino precedente.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Una Riunione Inattesa, Gandalf by David Thorn Wenzel}
-Ancalagon