LINGUE ELFICHE/5 L'EVOLUZIONE DELLE LINGUE ELFICHE (STORIA INTERNA) - PARTE III ~ Le Tre Stirpi degli Eldar. L’Eldarin Comune

Nel nostro scorso appuntamento abbiamo cominciato a vedere come le lingue Elfiche abbiano attraversato un articolato processo evolutivo, prima di arrivare al livello di “maturità linguistica” che ritroviamo in Quenya e Sindarin.

Processo che riflette in larga parte meccanismi realmente osservati nel Mondo Primario, per esempio nel modo in cui le lingue si differenziano a partire da una radice comune (così come avviene per esempio per le lingue del ramo indo-europeo).

Dal momento che l’evoluzione linguistica si trova, esattamente come nel nostro mondo, in un rapporto piuttosto stretto con gli spostamenti e le interazioni tra i popoli su cui tali lingue insistono, ripercorrendo la storia degli Elfi siamo in grado di determinare molti degli snodi di questo processo.

 

Tabella sulle scissioni degli Elfi (1)

Dopo la prima scissione, come abbiamo ricordato la volta scorsa, gli Avari furono lasciati indietro a Cuiviénen e non presero parte alla Grande Marcia.

Il resto del popolo elfico fu allora soprannominato Eldar, ossia “popolo delle stelle”. Nel corso dei decenni successivi gli Eldar presero a parlare una forma mutata del Quendiano, già più definita grammaticalmente e provvista di un ricco vocabolario, l’Eldarin Comune (CE), da cui discendono tutte le lingue Elfiche delle Ere successive, eccetto l’Avarin. Molte radici del Quenya e del Sindarin traggono la loro origine direttamente da questa sorta di “indo-europeo” di Arda.

Nelle Etymologies le uniche parole esplicitamente attribuite all’Eldarin Comune, o contrassegnate dalla dicitura “Eld.” (per Eldarin), sono le seguenti, sebbene un certo numero di altre parole in CE sia riportato in The War of the Jewels e in The People of Middle-earth (12° volume della History).

Come per il Quendiano Primitivo, riporto ciascun lemma con la rispettiva radice, la traduzione, la parola in QP da cui deriva e le parole imparentate in altre lingue:

  • mahtâ (MAȜ) “toccare, maneggiare”.
  • ndæ̂r (NDER) “sposo”.
  • wa () “insieme”.
  • Cfr. PQ. *e anche prefisso Q. uo-/o-, N. gwá-, Sindarin gwa-, “insieme”.
  • Cfr. PQ. *ndêro e anche Q. nér, “uomo”, ON. ndair, N. doer, “sposo”.
  • Cfr. PQ. *maȝ-tâ e anche Quenya mahta-, Antico Noldorin (ON) matthô-be, “maneggiare”, Noldorin matho/matha-, “carezzare, sentire al tatto, maneggiare”.

    Ingwë, Finwë ed Elwë in un’illustrazione di stari (weibo)

Gli Eldar in marcia verso il Grande Mare erano divisi in tre grandi tribù. Queste erano:

  • I Minyar, “Primi” (detti anche Vanyar, “gli Elfi Luminosi”), e il loro capo era Ingwë.
  • I Tatyar, “Secondi” (o Noldor, “gli Elfi Profondi”) e il loro capo era Finwë.
  • I Nelyar, “Terzi”, che costituivano anche il gruppo più numeroso (furono soprannominati anche Teleri, “coloro che giunsero per ultimi”, o anche Lindar, “i cantori”, per la loro predisposizione e amore per la musica); il loro capo era Elwë.

Ingwë, Finwë e Elwë erano gli unici tra la loro gente ad aver preventivamente visitato Valinor come emissari, condotti da Oromë, e aver contemplato la luce degli Alberi. E perciò erano stati ricondotti in Palisor, affinché parlassero ai loro consanguinei e li aiutassero a decidere se partire o meno alle volte del Reame dei Valar. L’intero gruppo dei Vanyar, ispirato dalle parole di Ingwë, si risolse a partire, e così fecero anche quasi tutti i Noldor. Il gruppo dei Teleri era quello più diviso e incerto sul da farsi.

Il viaggio si rivelò lungo e faticoso, e non sempre gli Elfi furono costanti nel seguire la guida di Oromë, fermandosi spesso e procedendo lentamente.

Inoltre, come vedremo, nel corso degli anni necessari a quel grande concorso di popolo per raggiungere l’Ovest, molti gruppi sparsi si fermarono lungo la strada o tornarono indietro, principalmente della schiera dei Teleri.

Bibliografia di riferimento e opere citate:

  • The Silmarillion (1977), ed. Christopher Tolkien.
  • Qenyaqetsa. The Qenya Phonology & Lexicon (1915) tratto da Parma Eldalamberon 12 (1998) ed. Gilson – Hostetter – Wynne – Smith.
  • The Etymologies (1937-38) tratto da The Lost Road and other writings (1987) ed. Christopher Tolkien.
  • Quendi & Eldar (1959-60) tratto da The War of the Jewels (1994) ed. Christopher Tolkien.
  • Dangweth Pengoloð (1951-58) tratto da The Peoples of Middle-Earth (1996) ed. Christopher Tolkien.
  • Le lingue degli Elfi della Terra di Mezzo. Vol. I: storia e sviluppo delle lingue elfiche di Arda (2016) di Gianluca Comastri.

Sitografia:

 

– Rúmil

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