La battaglia di Terreverdi, di Freyr94

La Battaglia di Terreverdi

Nord della Contea, 2.474 T.E. 

 

Questa battaglia non ha nulla ha che vedere con le grandi imprese dei Noldor o degli Edain contro il Nemico, ma viene ricordata come la prima battaglia campale combattuta nei confini della Contea, e l’unica fino alla fine della Terza Era, quando venne combattuta la Battaglia di Lungacque.

 

In quel tempo, dopo la caduta del Regno di Arnor, la Contea vive un periodo di fragile pace, protetta dai Raminghi, che ne assicuravano la protezione verso il mondo esterno. Ma nel frattempo gli Orchi avevano proliferato sul versante nord occidentale delle Montagne Nebbiose, e sempre più spesso si riversavano nell’Eriador per saccheggiare gli insediamenti umani sul territorio.

 

La Battaglia di Terreverdi, di Paula Berry
La Battaglia di Terreverdi, di Paula Berry

La necessità di contrastare queste incursioni costrinsero i Dúnedain a sguarnire il confine della Contea. E fu così che una piccola banda di Orchi riuscì ad entrare nel territorio degli Hobbit. Il figlio del Conte Bandobras “Ruggitoro” Tuc – che si racconta fosse così alto da poter cavalcare un cavallo vero – si pose dunque al comando di un manipolo di Hobbit per contrastarli.

Gli Orchi, guidati da Golfimbul, penetrarono nella Contea da Nord. Bandobras capì che i suoi Hobbit non potevano reggere uno scontro con i molto più forti Orchi, e quindi si risolse a eseguire un preciso attacco solitario. Disposti i suoi Uomini intorno al nemico, si lanciò da solo verso il loro capo. E con la sua mazza gli staccò la testa che rotolò in una tana di coniglio.

Gli Hobbit si galvanizzarono mentre gli Orchi rimasero attoniti e questo permise una facile vittoria ai piccoli mezzuomini che uccisero tutti gli Orchi. Questa battaglia, marginale nella grande storia del mondo, è però centrale nella storia degli Hobbit.

 

E questo evento lasciò anche un’eredità conosciuta ancora oggi. Si dice infatti che, in onore dell’uccisione di Golfimbul fu inventato il gioco del golf.

 

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