Il Troll Solitario
Terra di Mezzo, Seconda Era (?) – ?
Alcuni dei personaggi più misteriosi delle grandi epopea dei tempi antichi ci giungono da raccolte di storie e di canzoni tramandate per mano degli Hobbit. Tra di essi, peculiari sono quelli descritti da Samvise Gamgee nei suoi poemetti che, nel corso delle successive revisioni del Libro Rosso per mano sua e dei suoi discendenti, sono entrati a far parte della grande narrazione Hobbit dei grandi eventi delle Prime Ere di Arda.
Tra di essi è divenuta famosa la figura del Troll Solitario che, giunto nella Conta da Ovest e attraversati i Bianchi Poggi, si sorprese quando gli abitanti di Pietraforata scapparono davanti al suo arrivo. Si sorprese perché si trattava di un Troll a suo modo unico nel suo genere: non rubava, non beveva birra, era vegetariano e un grande cuoco, e aveva tanta voglia di farsi nuovi amici.
La sua terra di origine era sul colle di Luogolontano, posta da qualche parte nell’Eriador dal momento che, disse, “era l’unico Troll rimasto tra Colle Vento e il Mare”.
Il Troll era dunque giunto nella Contea in cerca di amici, ma si ritrovò a piangere da solo fuori dalle Cellechiuse quando tutti erano fuggiti di fronte a lui. Fu allora che un giovane Hobbit di nome Pierin Semplicione si avvicinò, accettando di essere suo amico. E il Troll, felicissimo, l’invitò a casa sua per un te, che gli offrì generosamente insieme a biscotti e altre prelibatezze da lui preparate.
Quando gli altri Hobbit seppero che Pierin era stato così lucullianamente nutrito, si dissero che non potevano lasciarsi sfuggire una tale occasione per riempirsi la pancia con ottimi manicaretti. E si avviarono tutti a casa del Troll chiedendo ospitalità. Ma il Troll non accettò le loro moine, perché quando era stato lui a chiederlo si erano rifiutati di diventare suoi amici.
E così solo Pierin fu invitato a recarsi nuovamente a casa sua. E lo fece spesso: ogni giovedì sera si recava a Luogolontano, ove imparò dal Troll i segreti della grande cucina, diventando da grande il fornaio più apprezzato dell’interna Contea.