Il Sacco di Ost-in-Edhil

Eregion, 1.697 S.E.
A differenza della Prima Era che visse principalmente di battaglie e scontri tra Morgoth e i Noldor, la Seconda Era, nella sua prima parte, non fu caratterizzata da grandi conflitti: Sauron era nascosto all’est della Terra di Mezzo, molti Eldar erano rimasti a vivere di qua dal Mare, e nella memoria degli altri popoli era ancora ben viva la membranza della Guerra d’Ira, e del terrore e del potere dei Signori dell’Ovest, che pochi avrebbero impugnato le armi contro Noldor, Sindar o Edain.
Ma nel frattempo il Male insonne continuava a germogliare. E si racconta che Sauron, che pure aveva chiesto perdono a Eönwë al termine della Guerra, ricadde nuovamente nella tentazione di imporre il proprio volere sul mondo che lo circondava. E così concepì un nuovo piano, mentre i suoi luogotenenti ricostruivano l’esercito che fu di Morgoth.
Alcuni secoli dopo, sotto le vesti di Annatar, Sauron  era diventato amico degli Elfi dell’Eregion, nonostante i dubbi che la sua figura aveva fatto sorgere a Gil-Galad e Galadriel. Nell’Eregion comandava un discendente di Fëanor, Celebrimbor, un grande fabbro Noldor che con l’aiuto di Annatar, e da lui ingannato, forgiò gli Anelli del Potere.
I primi Tre Anelli però, per quanto realizzati con dopo l’arrivo di Annatar, non furono mai toccati da Sauron e Celebrimbor li tenne per sé.
Sauron nel frattempo aveva forgiato di nascosto l’Unico, convinto che con esso avrebbe dominato gli altri. Una volta messo l’Unico, gli Elfi capirono di essere stati traditi e nascosero gli Anelli lontano dall’Eregion. Sauron, nel tentativo di recuperarli, attaccò l’Eregion con i suoi Orchi. E la stupenda capitale degli Elfi fu assediata e lasciata sola. Perché anche il più stretto alleato della Gwaith-i-Mìrdain, i Nani di Moria, era tenuto sotto scacco al Cancello Occidentale dalle forze di Sauron.
Come nelle drammatiche battaglie del Beleriand a nulla valse l’eroica resistenza dei Noldor e dei Sindar che cedettero al numero soverchiante degli Orchi.
Ost-in-Edhil venne saccheggiata, la popolazione decimata e l’ultimo grande fabbro Noldor venne torturato ed impalato, per essere poi usato come stendardo dagli orchi.
Sauron riuscì a recuperare i Nove e i Sette ma Celebrimbor non rivelò mai la posizione dei Tre, che poi si rivelarono essere stati conservati nel Lindon e assegnati a Gil-Galad, Galadriel e Cìrdan.
Con la morte di Celebrimbor, la Casa di Fëanor cessò di esistere e i superstiti dell’Eregion si rifugiarono a Imladris, l’Ultima casa accogliente fondata da Elrond Mezzelfo nella valle del Bruinen.

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