Hithlain, la seta del mallorn
Lòrien, inizio S.E. – Lòrien, Q.E. inoltrata
Quello di cui parliamo oggi non è un artefatto in senso stretto, quanto più un materiale che, tendenzialmente sconosciuto a Uomini e Hobbit, ha auto un ruolo importante negli eventi degli ultimi anni della Terza Era.
Stiamo parlando dell’Hithlain, il materiale che gli Elfi di Lòrien utilizzavano per filare le proprie corde, capace di renderle leggere, flessibili e estremamente resistenti a qualunque tipo di forza. Lo stesso materiale veniva utilizzato da Galadriel e dalle sue ancelle per tessere i propri mantelli, capaci di rendere invisibili coloro che vi si palliavano dagli occhi dei nemici, e di confondersi perfettamente con la natura circostante. A tal proposito, Pipino commentò se si trattasse di cappe magiche, e la domanda lasciò gli Elfi confusi, perché per loro queste proprietà non erano altro che la conseguenza naturale delle caratteristiche del materiale utilizzato, senza alcun artificio o sortilegio.
L’Hithlain veniva infatti raccolto dagli alberi di mallorn – che crescevano solo a Lòrien nella Terra di Mezzo, ma erano presenti a Nùmenor – sui quali i Galadhrim edificavano i propri telain, attraverso una tecnica che non è stata trasmessa agli Uomini, ma che dai pochi racconti di cui disponiamo prevedeva l’estrazione della corteccia interna, la raccolta e la tessitura delle sue fibre, e l’unione di queste fibre a formare un robusto frammento di tessuto, poi legato con altri per raggiungere dimensioni anche di molti metri.
Una delle particolarità delle corde così tessute era che i nodi fatti con esse potevano essere sciolti secondo la volontà di coloro che le aveva annodate, rendendole riutilizzabili all’infinito anche quando erano state sottoposte a carichi pesanti in circostanze in cui una normale corda avrebbe dovuto essere abbandonata. Grande fu il conforto di Aragorn quando seppe che, oltre alle leggere navi per solcare le acque dell’Anduin, Lord Celeborn e Dama Galadriel avevano fatto loro dono anche di tre rotoli di corda.
Che si trattasse di una caratteristica della fibra, o piuttosto della tecnica costruttiva adottata dagli Elfi, non è noto. Ciò che sappiamo è che sicuramente la corda manteneva uno stretto legame con la cultura e la tradizione Elfica, e che quindi repelleva le creature corrotte dal male, come lo stesso Gollum. Quando Frodo e Sam lo legarono con la corda di hithlain, durante la traversata degli Emyn Muil, Gollum si lamentava furiosamente del “bruciore” che essa gli causava. Che dipendesse dal lungo periodo nel quale Sméagol era stato esposto a un artefatto oscuro come l’Anello, o che fosse invece legato a qualche caratteristica “intima” delle creature, non è però noto, dal momento che solo il Libro Rosso riporta menzione di questo materiale, e solo su Gollum fu usato come legaccio.