Edoras, T.E. ? (presumibilmente 2985-2990) – Fosso di Helm, 4 marzo 3019
Háma di Edoras è, tra gli Uomini di cui si fa menzione nelle grandi storie della Guerra dell’Anello, un esempio della profondità dello spirito umano, che dimostra come la Lealtà verso il proprio Signore debba talvolta trascendere dalle leggi tramandate.
Poco si sa della sua infanzia e adolescenza. Nato sul finire del secondo millennio della Terza Era, era adulto, ma ancora giovane, quando venne nominato Custode della Porta di Meduseld, a Edoras. Un incarico prestigioso, che in quei giorni, in cui ancora la mente di Théoden non era stata obnubilata da Saruman e Vermilinguo, lo poneva tra i consiglieri più fidati del Re del Mark.
Quando il 2 marzo del 3019 quattro inaspettati viaggiatori su tre cavalli si presentarono alle porte di Edoras, la situazione era assai cambiata.
Re Théoden era caduto sotto il giogo di Isengard, e sobillato da Grima non più distingueva tra amici e nemici, tanto da aver acconsentito all’imprigionamento di Éomer, figlio di sua sorella.
Ma quel giorno la marea stava mutando e Háma giocò un ruolo importante in questo cambiamento.
‘Sembra siate giunti sulle ali di canzoni di tempi ormai obliati’, disse rivolgendosi a Gandalf, Aragorn, Legolas e Gimli davanti ai cancelli, tale era lo stupore nel vedere una simile compagnia approssimarsi alla capitale di Rohan.
Furono ammessi alla presenza di Théoden purché acconsentissero a cedere alla guardia le proprie armi, dal momento che la legge imponeva che nessuno straniero potesse tenerle di fronte al Re. E lunga fu la discussione che ebbe con Aragorn, restio, com’era normale aspettarsi, ad affidare ad altri Andùril, che da sola valeva più di tutto il Mark.
Tuttavia, consigliato da Gandalf, accettò di farlo. Ma quando posto di fronte alla decisione di sottrarre anche a Gandalf il bastone, scelse di lasciarlo in mano allo stregone dicendo: “Un bastone in mano a uno stregone può essere qualcosa di più di un sostegno per l’età. Tuttavia, nel dubbio, un uomo di valore si fiderà della propria saggezza”.
E questa frase si rivelò preveggente oltre ogni previsione. Grazie al proprio bastone, Gandalf guarì Théoden dal sortilegio in cui era precipitato. E il Re sanò molte delle ingiustizie che furono fatte in quei giorni oscuri.
Ma poiché la legge del Re non può fare distinzioni, Háma stesso fu punito per la sua decisione di lasciare allo stregone il proprio bastone, e per un certo periodo fu privato del ruolo di Custode dei Cancelli. Ma egli fu incaricato di liberare Éomer dalla prigionia e di arrestare Grima Vermilinguo, nelle cui stanze furono trovati diversi oggetti appartenenti alla corte e perfino Herugrim “la Selvaggia”, la spada del Re.
Quando l’esercito di Théoden si mosse a dar man forte alle truppe che combattevano sui Guadi dell’Isen, Háma era con loro. Il giorno seguente, 3 marzo, spinti dall’avanzata dell’esercito di Saruman proveniente da nord ovest, I Rohirrim si mossero al Fosso di Helm, poiché il re confidava di poter meglio resistere dietro le spesse mura dell’antica fortezza del Mark.
L’esercito degli Orchi giunse nella notte, e cominciò immediatamente l’assalto della Fortezza. Háma fu assegnato alla difesa del grande cancello, e combattè con valore fin quando non cadde, circondato dai nemici. E come ultimo scempio, il suo corpo fu fatto a pezzi dagli Uruk-Hai sotto gli occhi del Re e dei suoi uomini.
Due giorni dopo, quando ormai la battaglia era vinta – grazie all’arrivo di Gandalf ed Erkenbrand e all’intervento degli Ucorni – e i Capitani vittoriosi si presentarono a Isengard per chiedere a Saruman di pagare per le proprie malefatte, Théoden respinse l’offerta di Saruman ricordandosi del destino di Háma a Hornburg, e citando la sua morte come uno – e non certo il meno importante – dei sacrilegi che lo stregone aveva compiuto.
In virtù del suo onore e della sua fedeltà, ad Háma fu concesso di essere sepolto in un tumulo a lui dedicato proprio di fronte ai cancelli del Fosso di Helm, e re Théoden gettò la prima terra a coprire la sua tomba.
E ancora per lunghi anni il tumulo di Háma rimase invitto sotto al Trombatorrione, simbolo dell’eroismo e della fedeltà degli Uomini di Rohan caduti ma vittoriosi nelle Guerre contro l’Oscuro Signore.