Attacco dei Draghi, di Turner Mohan

La Guerra tra Nani e Draghi

Nord della Terra di Mezzo, 2.570 – 2.589 T.E. 

 

I Nani si nascosero in luoghi profondi, custodendo i loro tesori; ma quando il male cominciò nuovamente a risvegliarsi e i draghi ricomparvero, uno dopo l’altro i loro antichi tesori vennero depredati, e divennero un popolo errante.

J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Appendice B, “La Terza Era”

Molte sono le guerre dimenticate dalla Storia della Terra di Mezzo. E spesso questa dimenticanza è dovuta al fatto che non vi hanno preso parte i due popoli a cui dobbiamo la maggior parte dei documenti a noi rimasti dagli antichi tempi: Elfi e Uomini. Eppure, tra queste guerre ve n’è una che ha avuto grandi conseguenze sulla storia della Terza Era, per quanto di essa si conosca solo quello, ed è molto poco, che i Nani hanno raccontato ad altri popoli a proposito del loro conflitto con i Draghi, avvenuto nelle Montagne Grigie a Nord di Bosco Atro.

Il motivo, probabilmente, dipende dal fatto che i Nani non raccontano con piacere una sconfitta, benché patita contro un Nemico estremamente potente.

Si racconta infatti che, dopo la sconfitta di Morgoth nella Guerra d’Ira, molti Draghi alati della progenie di Ancalagon il Nero fuggirono dalla furia dei Valar, nascondendosi nelle montagne a Nord della Terra di Mezzo. Ma una cosa avevano sviluppato nel corso degli anni – e, forse, essa faceva già parte del corredo genetico di cui erano stati dotati dall’Oscuro Signore: una grande attenzione per oro, gioielli e pietre preziose d’ogni genere, ch’essi razziavano e conservavano, si dice, per pascersi nel piacere della propria ricchezza, considerandosi nella propria superbia le creature più possenti e meritevoli di Arda.

Si ricorderà, tra l’altro, che i Draghi avevano iniziato ad insidiare alcune delle stirpi dei Nani già diversi secoli prima della Guerra. La tradizione di Rohan ci racconta ad esempio la storia del Vermelungo Scatha, che aveva depredato i tesori di alcune casate di Nani e li custodiva nel proprio covo. Scatha fu ucciso da Fram degli Éothéod il quale, nonostante le ripetute richieste da parte dei Nani, tenne il tesoro per sé e si rifiutò di restituirne anche solo una moneta. Fu questa, dicono, la causa di un’inimicizia

Ora, tra la Seconda e la Terza Era, va ricordato come i Sette Anelli distribuiti da Celebrimbor aiutarono i Nani ad accrescere largamente le loro ricchezze, ponendo le basi per i Sette leggendari tesori dei Re dei Nani. Una tale ricchezza, però, non fece che attirare i draghi più possenti e i nemici più temibili; nel corso degli anni questi saccheggiarono le opere dei Nani e divorarono alcuni degli Anelli. Si ritiene che si trattasse degli Anelli delle quattro stirpi orientali: Pugniferro, Barbedure, Piediroccia e Nerachiave.

La più celebre delle Stirpi dei Nani, quella dei Lungobarbi di Khazad-dûm, incontrò i Draghi più avanti nel corso della Terza Era. Come si racconta infatti, una volta perduta la propria dimora ancestrale a seguito del risveglio del Flagello di Durin, il loro popolo si spostò a Nord, colonizzando la Montagna Solitaria. Ma la permanenza in questa nuova casa, nonostante la scoperta dell’Arkengemma, non fu particolarmente duratura: molti, infatti, sentivano il bisogno di riunirsi ai propri cugini che, lasciata Moria, si erano invece diretti più a Nord, nelle Montagne Grigie che promettevano ricchi filoni di metalli preziosi. Così, duecento anni dopo la Fondazione del Regno, Thorin I abbandonò Erebor e si riunì agli altri Lungobarbi.

Drago del Freddo, di Kevin Ward
Drago del Freddo, di Kevin Ward

Ma, come ci racconta il Libro Rosso, “le steppe oltre ai Monti Grigi erano abitate dai Draghi; e in lunghi anni erano ritornati forti, e si erano moltiplicati”. E a partire dall’anno 2570 della Terza Era mossero guerra al Popolo di Durin, saccheggiando e devastando le loro sale. I Nani resistettero con tenacia per circa vent’anni, ma nel 2589 i Draghi fecero breccia nelle difese nei contrafforti meridionali delle montagne, e uno di essi, un possente Drago del Freddo, si presentò di fronte alle dimore di Dáin I, uccidendo il re e il suo secondogenito, Frór, proprio davanti alle porte del loro regno.

La guerra era conclusa, e senza più una capitale né accesso alle proprie miniere, i Nani erano sconfitti. Dopo la morte del sovrano, la maggior parte del Popolo di Durin abbandonò gli Ered Mithrim.

L’anno seguente, nel 2590, re Thrór e suo zio Borin fecero ritorno a Erebor, portando con sé l’Arkengemma, per rifondare il Regno sotto la Montagna. Nel frattempo, Grór — fratello minore di Thrór — guidò un altro gruppo di Nani verso i Colli Ferrosi, dove fondarono un nuovo insediamento.

Ciò che fu dei Grandi Draghi non è noto, poiché solo uno di essi è menzionato nelle successive cronache. Parliamo naturalmente di Smaug il Dorato, che circa duecento anni dopo assaltò Erebor e ne prese possesso, avendo udito della ricchezza del Re Sotto la Montagna. E ivi rimase fino a quando, nel 2941 della Terza Era, non ne fu allontanato da un drappello di tredici Nani e un Hobbit, trovando la morte a Pontelagolungo a causa di una Freccia Nera scagliata da Bard l’Arciere.

E, come molti tra i Nani ricorderanno, fu quello il giorno in cui la Guerra tra loro e i Draghi poté essere davvero considerata conclusa.

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