Morgoth e Fingolfin, di Joel Kilpatrick

Grond, il Martello dell’Oltretomba

Angband, ? Prima Era – Perduto?

 

Tra gli artefatti creati dai Nemici dei popoli liberi della Terra di Mezzo, sommamente celebrato tra Orchi e Goblin è Grond, il Martello dell’Oltretomba, l’arma che Morgoth forgiò per se stesso nelle profondità di Angband e che egli impugnò nelle pochissime occasioni in cui combatté in prima persona. Principalmente, in occasione della grande tenzone con Fingolfin il Re Supremo, che al termine Dagor Bragollach, al culmine del furore per la morte di tanti Elfi durante la Battaglia che segnò la fine dell’assedio a Nord del Beleriand, e l’inizio della riscossa del Grande Nemico.

 

Era Grond una grande mazza di duro acciaio nero, che Morgoth aveva creato per essere capace di incutere timore alla sola vista. Molte e maligne maledizioni vi erano intessuti, e la rendevano capace di creare profondi crateri ogni volta ch’essa colpiva il terreno, come se fosse scossa da un terremoto, e abbacinante come un fulmine dal quale uscivano fumo e fiamme.

 

Durante lo scontro con Fingolfin, molti di questi crateri furono creati intorno al Re degli Elfi, che ogni volta evitava il colpo grazie alla sua agilità e alla sua abilità in singolar tenzone. Ma a lungo durò il combattimento, e venne infine il momento in cui, al colmo della stanchezza, Fingolfin mise un piede in fallo e cadde a terra. E il successivo colpo di Grond fu come una montagna che crollava sopra il Re, e Morgoth lo schiacciò sotto lo scudo, uccidendolo.

 

Tale era l’impressione che Grond incuteva nei servi del Nemico, che molti anni dopo, quando Sauron stava creando il grande apparato di guerra per assalire Gondor e gli eserciti dell’Ovest, mise a punto un grande ariete da guerra, progettato con oscure arti dal Re degli Stregoni di Angmar. E lo chiamò proprio Grond, a memoria del Martello del suo Primo Signore, per incutere millenni dopo lo stesso terrore in Uomini ed Elfi. E tale era la forza di Grond da essere capace di distruggere i cancelli di Gondor in soli quattro colpi, loro ch’erano da secoli inviolati dai nemici.

 

Quale destino abbia avuto il Martello non è noto, e c’è chi ritiene che i Valar lo abbiano portato come trofeo a Valinor, nascondendolo alle creature de Nemico. E chi invece pensa che sia ancora abbandonato, sotto coltri di neve, ghiaccio, terra e acqua, nelle profondità del Nord della Terra di Mezzo ove una volta si trovava Angband. E che Melkor lo impugnerà nuovamente alla fine dei Tempi, quando tornerà nella Terra di Mezzo e Dagor Dagorath sarà combattuta. Ma che ciò sia una profezia degli Elfi o una leggenda degli Uomini, non è dato sapere quale sarà la verità di quell’ora fatale.

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