Abbiamo introdotto nello scorso appuntamento il macro-argomento dei verbi. Esattamente come nella nostra lingua, il Quenya utilizza i verbi come vettori dell’azione espressa dal discorso.
Pertanto, le categorie tipiche di qualunque sistema verbale sono osservate anche in Quenya, con qualche particolarità da considerare:

PERSONA E NUMERO
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persona (1ª, 2ª, 3ª; inclusiva, esclusiva; familiare, formale).
Strettamente correlate alla persona sono le inflessioni verbali, ovvero quelle particelle, tipicamente suffissi pronominali incorporati nella voce verbale, che identificano il soggetto o l’oggetto dell’azione. Faccio una serie di esempi per spiegare ciascuno di questi concetti:
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“io mangio” si dirà matin(ye), essendo mat- la radice del verbo “mangiare” e -n o -nye il suffisso pronominale soggetto relativo alla prima persona singolare. Per una lista completa dei suffissi pronominali personali, rimando allo schema allegato.
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Poiché i pronomi Quenya distinguono la forma inclusiva (ovvero quando il soggetto dell’azione include l’interlocutore) dalla forma esclusiva (quando l’interlocutore è escluso dall’azione), la 1ª persona plurale distingue “noi (ma non voi) mangiamo” = matilme, da “noi (compresi voi) mangiamo” = matilve.
Si confronti anche la questione omentielmo / omentielvo, in quel caso un sostantivo derivato dalla radice men- “andare”, flesso al genitivo = “del nostro (anche vostro, ovvero con voi) incontro”.
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Il Quenya distingue tra forme “familiari” e forme “formali” con le quali ci si può rivolgere a un interlocutore.
Pertanto, per la 2ª persona singolare avremo “tu mangi” = matitye vs. “lei mangia” = matilye.
Si noti che ho reso per comodità con il “lei” italiano, ma il Quenya possiede anche una forma “onorifica” in -tar (esempio caritar), introdotta da Tolkien negli anni ’50.
Numenorean textile (1), “tessuto di Numenor (1)”, vedi sopra In effetti, nel corso del tempo le forme familiari in t(ye) caddero in disuso, al punto che alla fine della Terza Era vengono considerate arcaiche e fuori moda; mentre la forma formale l(ye) diventò lo standard (esattamente come in tedesco il pronome Ihr è caduto in disuso per rivolgersi a una singola persona, e sostituito da Sie, o come il voi in italiano è stato sostituito dal lei).
Da questo, e dal fatto che anche l’Ovestron possiede una simile distinzione, dipende forse l’imbarazzo degli Uomini di Gondor nell’ascoltare il modo in cui Pipino si rivolgeva a Sire Denethor, utilizzando le “altisonanti” forme familiari invece del singolare standard.
NB: Il suffisso -t(ye), come tutti i pronomi personali singolari, possiede due forme, una breve -t e una lunga -tye. È consigliabile utilizzare la forma lunga, dal momento che -t potrebbe essere confuso con particelle congruenti (suffisso duale con funzione di soggetto, suffisso della 3ª persona plurale con funzione di complemento oggetto).
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A corredo delle informazioni sulle inflessioni verbali, ecco uno schema dei suffissi pronominali con funzione di soggetto, adattato dal sito Eldamo.org (approfondiremo l’argomento quando affronteremo specificamente i pronomi):
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A proposito di pronomi-oggetto: si usa -s per un oggetto al singolare, -t per oggetti al plurale o al duale. Questi suffissi di norma si attaccano in coda al suffisso che indica il soggetto, come negli esempi:
utúvie-nye-s! “io l’ho trovato!”
laituva-lme-t “noi loderemo loro due”
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Numenorean textile (2), “tessuto di Numenor (2)”, vedi sopra numero (singolare, duale, plurale).
I suffissi che indicano il numero dei partecipanti all’azione sono -r per il plurale e -t per il duale. Questi suffissi riguardano solo la concordanza del numero, non la relazione tra soggetto e oggetto dell’azione, e sono utilizzati ad esempio quando il soggetto della frase è esplicito e non necessita di essere chiarito da inflessioni pronominali. Si può parlare di “inflessione impersonale”.
Es.: lassi lanta-r “le foglie cadono”.
nai elen atta siluva-t “possano due stelle brillare”.
Bibliografia:
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Parma Eldalamberon XXII, Quenya Verb Structure (2015) ed. by Gilson – Smith.
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Le Lingue degli Elfi della Terra di Mezzo, Volume II: L’arte della parola nelle opere di Tolkien (2018) di @Gianluca Comastri (Il Quenya, 3.6 Morfologia: i verbi).
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Lingue Elfiche – Quenya (2002) di Edouard J. Kloczko (Grammatica descrittiva del Quenya, III. Morfo-sintassi del Quenya: il verbo e la coniugazione).
Sitografia:
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Eldamo.org/Q. verbs https://eldamo.org/content/words/word-833852841.html
/Q. verb inflections https://eldamo.org/content/words/word-1421037119.html
/Q. subject suffixes https://eldamo.org/content/words/word-1020286637.html
/Q. object suffixes https://eldamo.org/content/words/word-4071776673.html
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Ardalambion.net/Quenya/The verb https://ardalambion.net/quenya.htm#Heading9
/Versione italiana by Gianluca Comastri: http://ardalambion.immaginario.net/ardalambion/quenya.htm#Heading9
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