Inauguro una breve sezione di questa rubrica dedicata a un’infarinatura di grammatica (morfologia e sintassi) e fonologia del Quenya.
Come già detto, laddove il Sindarin presenta una grammatica decisamente più basilare del Quenya e risulta invece ostico dal punto di vista della pronuncia e a causa delle mutazioni (cui abbiamo dedicato alcuni appuntamenti), il Quenya ha un rapporto rovesciato tra questi due elementi: a fronte di una fonologia relativamente semplice (almeno per il lettore italiano), presenta una grammatica molto ricca, e soprattutto non sviscerata al 100% da Tolkien.
La sua morfologia (specialmente le regole della formazione dei sostantivi) conta un numero fuori scala di principi (ed eccezioni), pur essendo sostanzialmente incompleta.
Per di più, come per tutto il resto, la situazione è complicata dall’evoluzione della concezione tolkieniana, e dal fatto che lui cercasse di imprimere alla sua creazione verosimiglianza e realismo attraverso una sua propria evoluzione interna: il Book Quenya risulta sensibilmente diverso rispetto allo Spoken Quenya; come abbiamo potuto osservare quando abbiamo analizzato il Namárië, il Tarquesta (il “Linguaggio Alto” dei Noldor in Esilio, dunque la forma “tarda” del Quenya) presenta una serie di differenze rispetto al Parmaquesta o Parmalambë (il “Linguaggio Libresco” dei Tempi Remoti, con cui gli Elfi annotavano gli antichi racconti).
Pertanto, data l’ampiezza e complessità dell’argomento, questo e i prossimi articoli non hanno la minima pretesa di esaustività, ma si limiteranno a fornire dei cenni, sperando di incuriosire qualcuno e spingerlo ad approfondire direttamente dalle fonti (lascio come sempre tutti i riferimenti in biblio).
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Declinazione dei sostantivi
Esistono due diverse charts delle declinazioni dei sostantivi (almeno tra il materiale pubblicato), che Tolkien scrisse a circa 30 anni di distanza l’una dall’altra:
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la “Bodleian Declension” (c. 1936), pubblicata e analizzata su Vinyar Tengwar #28 (1993), ritrovata tra i manoscritti conservati alla Bodleian Library di Oxford, per la precisione sul retro di una stesura del saggio Beowulf and the Critics. Rappresenta una fase intermedia dello sviluppo del Quenya.
Bodleian Declension (da Vinyar Tengwar #28, riprodotta sul sito di Tolkiendil.com) -
la “Plotz Declension” (c. 1966-67), pubblicata per la prima volta su Beyond Bree (marzo 1989) e poi su Vinyar Tengwar (luglio 1989), e analizzata su Parma Eldalamberon X (1994), fu inviata per lettera da Tolkien a Dick Plotz, fondatore della Tolkien Society of America, in seguito a un’intervista rilasciata a fine 1966. Rappresenta una fase avanzata dello sviluppo del Quenya, ed è “Lord of the Rings consistent”, ovvero coerente con gli esempi di Quenya presenti nel romanzo, a cui Tolkien ha cercato di attenersi nelle ultime fasi della sua vita.

Una trattazione completa del sistema dei casi del Quenya, per giunta all’interno di un discorso comparativo tra entrambi gli schemi, non solo è al di là delle mie competenze, ma richiederebbe molto spazio, per cui rimando ai testi in bibliografia, più che esaustivi.
Darò solo qualche indicazione generale sui numeri, sui casi e sulle declinazioni.
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In Quenya esistono quattro numeri:
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singolare
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plurale particolare o partitivo
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plurale generale o totale
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duale
La particolarità che salta all’occhio è l’esistenza di due plurali, con funzioni diverse. Questa distinzione è menzionata da Tolkien anche in una lettera (Lettera 144 a Naomi Mitchison, del 25 Aprile 1954), in cui spiega che per esempio il Sindarin yrch significa “alcuni orchi, degli orchi”, mentre orchoth significa “gli Orchi come razza”, ovvero si riferisce all’intero gruppo citato.
In Quenya funziona in maniera simile, ovviamente, essendo entrambi gli idiomi discendenti dell’Eldarin Comune. Solo che i morfemi del plurale sono applicati diversamente, ecco perché il plurale particolare Sindarin yrch è in realtà etimologicamente equivalente al plurale generale Orqui del Quenya.
Il duale funziona esattamente come la sua versione analoga in lingue indo-europee come il greco antico e il sanscrito. In Quenya l’elemento caratterizzante il duale è il suffisso -t, probabilmente correlato al numerale atta “due” (cosa ancora più evidente in una vecchia forma della terminazione duale -tta).
Es. Aldatta* “I Due Alberi”. (versione scartata della Two Trees Sentence, all’interno del Koivienéni Manuscript, vd. Vinyar Tengwar #27, pagg. 22-23).
Esiste un’altra desinenza duale, non inclusa nella Plotz Declension, in –ū.
Es. Aldaru “I Due Alberi”. (versione definitiva della Two Trees Sentence, ibidem. In questo caso la desinenza –ū si innesta sulla desinenza del plurale -r).
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I casi del Quenya sono i seguenti (divisi in sottogruppi):
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casi sintattici o mediativi (a):
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nominativo (soggetto).
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accusativo (compl. oggetto).
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genitivo (compl. di specificazione, ma denota anche relazioni familiari o parentali, possesso, origine, dominio, etc. Non ha un’esatta corrispondenza con il genitivo delle lingue del Mondo Primario).
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strumentale (complemento di modo o mezzo, d’agente, di causa efficiente).
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casi locali o situativi o avverbiali (b):
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allativo (compl. di moto a luogo).
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(dativo) (comp. di termine, compl. oggetto indiretto).
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locativo (compl. di stato in luogo).
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(“locativo breve”)
[Si tratta di un caso senza nome, definito dagli studiosi semplicemente “caso in -s” per via della sua desinenza tipica. Poiché Tolkien non ha mai spiegato la sua funzione logica esatta, e nel corpus conosciuto ricorre soltanto in un’istanza, per giunta scartata, il suo funzionamento è abbastanza oscuro (si presume che abbia un qualche legame con il locativo, o che possa essere una sorta di complemento di argomento), pertanto è soprannominato ironicamente anche “caso misterioso”. È detto anche caso rispettivo o dedativo.]
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ablativo (compl. di moto da luogo).
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caso metaforico (c):
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aggettivale detto anche possessivo o associativo (rappresenta un’altra forma di specificazione, che può indicare possesso, e per estensione provenienza o materia; la sua funzione è simile a quella del genitivo sassone).
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In Quenya le declinazioni possono essere divise in due gruppi principali, utilizzando la desinenza del nominativo plurale come elemento distintivo:
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declinazione dei sostantivi con plurale in -r (es. cirya / ciryar).
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declinazione dei sostantivi con plurale in -i (es. lassë / lassi o elen / eleni).
Tuttavia ciascun sostantivo può essere a sua volta classificato a seconda della lettera con cui termina la sua base (dove si innesta la desinenza del caso), ovvero può essere vocalico o consonantico.
Sostantivi vocalici normalmente appartengono al primo gruppo di declinazioni (che alcuni studiosi chiamano 1a declinazione), eccetto i sostantivi in -e come lassë, che rientrano nella 2a declinazione, ovvero la consonante finale della base si elide, e viene sostituita dalla desinenza del caso.
La 1a declinazione è un’invenzione dei Noldor di Aman: nel Quendiano e nell’Eldarin Comune esisteva soltanto il plurale in -ī (nel Quenya moderno la terminazione del plurale di 2a declinazione assume la vocale breve: -ĭ).
Es. *kirya-i “navi” in Elfico Primitivo > cirya-r in Quenya.
Riporto uno specchietto, ricavato dai paradigmi e dalle declinazioni che Tolkien ha lasciato, utile per stabilire in quale tipo di declinazione può rientrare un sostantivo a seconda della sua desinenza:
1a declinazione (plurale in -r):
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sostantivi in -a (cirya, Elda)
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sostantivi in -u (Ainu)
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sostantivi in -o (ondo, Ñoldo)
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sostantivi in -ie (Valie)
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sostantivi in -lle (malle)
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sostantivi in -ve (tyávë)
2a declinazione (plurale in -i):
tema consonantico
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sostantivi in -l (macil, elendil)
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sostantivi in -n (elen, aran)
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sostantivi in -r (atar, olor)
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sostantivi in -s (olos, Mandos)
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sostantivi in -t (sarat)
tema vocalico (vocale e + eccezioni)
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sostantivi in -e (lassë) più un sottotipo con temi in -i (súre [súri-])
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sostantivi in -i (tári > pl. †tárin [MQ] > pl. *tári [non attestato])
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sostantivi in -ngo, -ngwe (ango > angwi [MQ] , Ingwë > Ingwi [popolo])
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Nei numeri di Parma Eldalamberon XVI e XXI sono stati pubblicati dei documenti sulle declinazioni del Qenya, dunque una versione ancora anteriore nello sviluppo concettuale rispetto alla Bodleian Declension, che rappresenta più o meno il periodo in cui Tolkien scrisse A Secret Vice, e le poesie ivi incluse.
Pare che il Qenya avesse una classificazione dei sostantivi ancora più complessa, che qui vi risparmio, e due casi extra: il comitativo (che rappresentava all’incirca un complemento di compagnia o di unione) e il comparativo (o similativo o avverbiale). Questi due casi furono presumibilmente abbandonati da Tolkien nei suoi scritti più tardi.

Bibliografia di riferimento:
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“To Dick Plotz” (ca. 1966-67), a letter by J.R.R. Tolkien, “The forms of “Classical” or Book Quenya”. Facsimile della chart della c.d. “Plotz Declension”, già pubblicato nel numero di marzo 1989 di Beyond Bree (ed. Nancy Martsch), ripubblicato in Vinyar Tengwar #6 (luglio 1989) insieme alla nota esplicativa (ed. Jorge Quiñonez).
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The Bodleian Declension, pubblicata in Vinyar Tengwar #28 (marzo 1993), insieme a un’analisi di Gilson – Wynne – Hostetter. Analisi comparativa con la Plotz Declension.
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The Quenya Case System in the Later Writings of J.R.R. Tolkien, tratto da Parma Eldalamberon X (1994), by Patrick Wynne. Analisi della Plotz Declension.
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Qenya Declensions, tratto da Parma Eldalamberon XVI (2006), ed. by Gilson – Wynne.
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Qenya Declension of Nouns, tratto da Parma Eldalamberon XXI (2013), ed. by Gilson – Wynne – Smith.
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Lingue Elfiche (2002) di Edouard J. Kloczko (Grammatica descrittiva del Quenya, III. Morfo-sintassi del Quenya: il nome; V. Tavole delle declinazioni).
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Le Lingue degli Elfi della Terra di Mezzo, Volume II: L’arte della parola nelle opere di Tolkien (2018) di Gianluca Comastri (Il Quenya, 3.3 Morfologia: i sostantivi).
Sitografia:
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Eldamo.org/Noun cases https://eldamo.org/content/words/word-2610491611.html
/Declension for number https://eldamo.org/content/words/word-1275050155.html
/Noun classes https://eldamo.org/content/words/word-1711525749.html
/s-case https://eldamo.org/content/words/word-1653181695.html
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Elvish.org/s-case https://www.elvish.org/elm/scase.html
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Ardalambion.net/Quenya/The Noun https://ardalambion.net/quenya.htm#Heading7
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Tolkien Gateway/Quenya https://tolkiengateway.net/wiki/Quenya/Grammar#Noun_Cases
-Rúmil