
Questo post può essere considerato la seconda parte del precedente: si parla sempre di formazione dei sostantivi, ma stavolta concentrandoci sugli aspetti morfologici anziché fonologici, ovvero come una radice può produrre parole (della stessa famiglia) con diverse sfumature di significato, se integrata da particolari morfemi.
Infatti, un altro elemento fortemente caratterizzante la formazione di sostantivi (ma ciò si potrebbe estendere anche ad altre parti del discorso, come aggettivi e verbi, vd. oltre) è l’incidenza di affissi (prefissi e suffissi) con diverse funzioni. Ne elenco alcuni tratti dal Quenya, con esempi:
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desinenze nominali o astratte:
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-at (sarat). Molto probabilmente le parole in -at sono un esempio delle cosiddette “radici-kalat”, ovvero estensioni di radici di base (c.d. radici-kal), formate attraverso un suffisso che ripete la vocale della radice di base + la lettera -t. Se ne parla di War of the Jewels e in Parma Eldalamberon XXI, riguardo allo sviluppo e alla struttura del lessico Eldarin.
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-ië (tengwestië, “linguaggio” [come astratto o fenomeno], deriva da tengwesta, che può significare sia *“[qualsiasi] linguaggio [individuale]” sia “grammatica” o “sistema o codice di segni”). È un suffisso per i sostantivi astratti.
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-lë (hortalë “urgenza”, intyalë “immaginazione”). È un suffisso tipicamente utilizzato per derivare sostantivi dai verbi: horta- e intya- sono i verbi (e le rispettive radici) correlati a questi sostantivi.
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-ma (corma “anello”, parma “libro”). Questo suffisso indica che il sostantivo derivato condivide una proprietà con il significato della radice, oppure è il risultato dell’azione espressa dal verbo della radice. Così √kor “rotondo” è la radice alla base di corma, e √par “comporre, mettere insieme” è la radice alla base di parma.
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-më (qualmë “agonia, morte”, lómë “notte”, silmë “luce stellare”). Questo suffisso denota astrazione, o quanto meno intangibilità.
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-wë (voronwë, “fedeltà”). Nelle Etymologies è detto essere un altro suffisso denotante astrazione. In seguito Tolkien cambiò idea, essendo un elemento che significa semplicemente “persona”, “generalmente ma non esclusivamente maschile” (vd. oltre).
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desinenze maschili (alcune includono suffissi di agente, ovvero denotante chi compie l’azione espressa dal significato della radice, come nell’italiano -aio, -ario, -aiolo, -iere, -iero):
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-do (lindo “cantore”, noldo, “che ha conoscenza”). Allomorfo di -no.
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-indo (melindo “amante”, colindo “portatore”). Suffisso d’agente.
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-ion desinenza patronimica “figlio di” (da √yon “figlio”, cfr. Q yondo)
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-mo (Ulmo, Súlimo, Irmo, ciryamo). Appare spesso in nomi propri o titoli, a volte con significato d’agente.
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-no (otorno “fratello [non di sangue]”, tirno “guardiano”). Nel primo caso è un semplice suffisso maschile, nel secondo ha un’accezione d’agente.
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-o (tyaro “colui che fa, attore, agente” da tyar- “causare”) suffisso maschile, talora con accezione d’agente.
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-on (Sauron, Ancalimon) suffisso maschile per nomi propri.
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-r o -ro (istar lett. “colui che sa, sapiente, stregone”) suffisso d’agente.
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-u (Eru “l’Uno, Dio”, heru “signore”) suffisso talora d’agente.
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-wë (Manwë, Elwë, Ingwë, Finwë). Vedi sopra. L’unico caso femminile attestato è Elenwë (la moglie di Turgon).
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desinenze femminili (come per le controparti maschili):
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-ë (antë “dispensatrice”) corrispettivo femminile di -o.
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-i (heri “signora”, tári “regina”) corrispettivo femminile di -u.
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-ië (Valie) suffisso femminile. Da non confondere con -ië suff. astratto.
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-iel (Uinéniel “figlia di Uinen”) suffisso patronimico “figlia di”.
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-issë (melissë “amante”) suffisso femminile d’agente.
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-indë (Serindë “Ricamatrice”) suff. femm. d’agente, corrisp. di -indo.
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-llë (Tintallë “Vampa”) suff. femm. d’agente.
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-më (sermë “amica”) corrisp. femm. di -mo.
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-rë (Vairë “Tessitrice”) suff. femm. d’agente. Da non confondere con -rë, desinenza astratta o denotante insieme di elementi.
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miscellanea:
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-il (siril “rivolo” < sir- “scorrere”) denota un agente impersonale.
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-incë (Atarincë “piccolo padre”) suffisso diminutivo.
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-llë (nandellë “piccola arpa”) suffisso diminutivo.
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-në (-rë) (carcanë “fila di denti”; fanyarë “cieli, correnti, nuvole superiori”) denota un insieme di elementi simili.
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-ssë (valassë “divinità”, laiquassë “verzura”) denota astrazione o collocazione nello spazio (da non confondere con la desinenza del caso locativo, sebbene ad essa correlata).
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-ya (Anardilya *“caro Anardil”) “suffisso di tenerezza”.
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Esistono poi numerose desinenze aggettivali, impiegate per trasformare radici in aggettivi. Non attengono ai sostantivi, quindi li elenco qui per completezza, ma senza analizzarli singolarmente: -a (-ëa), -ë, -ima, -in, -ina, -inqua, -itë o -ítë, -na, -rin, -wa, -ya. E desinenze verbali: -ya, -sa, -ta.
Infine esistono molti prefissi, utilizzati sia per formare complementi, sia con funzioni avverbiali o qualificative, tanto per sostantivi quanto per aggettivi o verbi. Ne elenco alcuni:
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ala- “non-, in-” negazione (con connotazione neutra) (come in alasaila “non saggio”);
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an- prefisso superlativo o intensivo (come in ancalima “più brillante”);
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apa- “dopo” (come in Apanónar “gli Ultimi Nati” = gli Uomini);
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en- “ri-” (come in enquanta- “riempire”);
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il- *“in-” prefisso negativo, che “denota l’opposto, l’inverso, più della mera negazione” (ilfirin “immortale” < firin “mortale”);
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lin- “molti” (come in lintyulussëa “avente molti pioppi”: lin- + tyulussë “pioppo” + desinenza aggettivale -a);
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nu- (nun-) *“sotto” (come in nuhuinenna “sotto l’ombra”);
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o- (ó-) “con-”, in generale designa l’incontro, congiunzione, unione di due (o più, raramente) oggetti o persone (come in omentië “incontro”, ónoni “gemelli”, otorno “confratello”, olassië “collezione di foglie, fogliame”);
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ú- “no-, non-, in-” negazione (con una connotazione negativa) (come in úquétima “inenarrabile”, únótimë “innumerevole”, úvanimo “mostro” < Vanimo “il bellissimo”, etc.);
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un- (undu-) “basso” (come in untúpa lett. “basso-copre” = “ricopre”, undulávë “immerso”).
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Stessa disamina si potrebbe fare per il Sindarin.
Non lo facciamo qui per motivi di spazio, ma lascio un breve elenco non esaustivo, in cui ciascuno potrà riconoscere alcuni affissi tipici del Grigio-Elfico:
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suffisso maschile -on;
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suffissi femminili -ien, -il, -wen;
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patronimico maschile -ion;
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patronimico femminile -iel;
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suffissi d’agente #-or, -(r)on;
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suffissi aggettivali -eb, #-en, #-iel, #-ren, -ui;
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suffisso diminutivo -eg;
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suffisso accrescitivo -on;
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prefissi con varie funzioni:
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ab- “dopo”
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al- “non-, in-” negazione
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am- “su”
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an- prefisso comparativo
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ar(a)- “alto, nobile, regale” – spesso usato in titoli o nomi propri (vd. Aragorn, Arwen, Arnor, Argonath, cfr. anche aran “re”)
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ath- “su entrambi i lati, attraverso”
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ed- “avanti, fuori”
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go- “insieme, con”
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im- “tra”
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min- “tra”
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or- “sopra, al di sopra”
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thar- “attraverso”
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Da questi elenchi si può osservare come le lingue Elfiche abbiano diversi strumenti a loro disposizione per esprimere le funzioni logiche: casi (con relative desinenze, che qui sono state ovviamente escluse), preposizioni (che in molti casi possono essere “fuse” al sostantivo, sotto forma di prefissi, nel Sindarin dando così spesso luogo a mutazioni della radice del sostantivo), affissi di vario genere.
Non è raro che in Quenya questa caratteristica, combinandosi con l’agglutinamento di suffissi pronominali o verbali, dia luogo a frasi intere condensate in una sola parola, che presenta diversi morfemi tra loro uniti.
Bibliografia:
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The Etymologies tratto da The Lost Road and other writings (1987) – vol. 5 della HoME.
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War of the Jewels (1994) – vol. 11 della HoME.
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Parma Eldalamberon XXI, Qenya Noun Structure (2013) ed. by Gilson – Wynne – Smith.
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Le Lingue degli Elfi della Terra di Mezzo, Volume II: L’arte della parola nelle opere di Tolkien (2018) di Gianluca Comastri (Il Quenya, 3.7 Elementi di sintassi).
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Lingue Elfiche – Quenya (2002) di Edouard J. Kloczko (Grammatica descrittiva del Quenya, IV. La formazione delle parole).
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Esempi tratti da: The Lord of the Rings – The Road Goes Ever On – The Silmarillion – Unfinished Tales – Letters – Monsters and the Critics – Lost Tales (Vol.1) – Lost Road (Etymologies) – Sauron Defeated – War of the Jewels – Peoples of Middle-earth.
Sitografia:
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Ardalambion.net/Quenya Affixes: https://folk.uib.no/hnohf/affix~1.htm
/Versione italiana by @Gianluca Comastri: http://ardalambion.immaginario.net/ardalambion/affix~1.htm
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Ambar Eldaron.com/Agental suffixes by gender:
https://www.ambar-eldaron.com/thorsten/agental_gender.html -
Quenya Compounds (Thorsten): http://www.science-and-fiction.org/elvish/quenya_compounds.html
-Rúmil