
Uno degli aspetti più riconoscibili e iconici delle Lingue Elfiche è il modo in cui Tolkien ha adoperato queste costruzioni linguistiche per coniare parole nuove (partendo dalle radici, come √KWENED, √ELED, stilate fin dai tempi del Qenya Lexicon), tra cui ovviamente nomi propri per personaggi, luoghi, concetti dell’ambientazione di Arda.
Uno dei concetti base per la comprensione dei compound nouns è l’evoluzione dei fenomeni fonetici, comprensiva ad esempio delle mutazioni del Sindarin, che abbiamo trattato qui:

Tolkien ha delineato i principi di questa materia in numerosi documenti, ad esempio Tengwesta Quenderinwa (PE18), ovvero il trattato sulla morfologia dell’Elfico Primitivo; Quenya. Outline of Phonetic Development e Quenya. Outline of Phonology (PE19); Common Eldarin: Noun Structure (PE21), etc.
Molte altre regole sono state semplicemente desunte sulla base degli esempi presenti nel corpus.
Si tratta di uno degli argomenti più complessi in assoluto, a dispetto di quanto la naturalezza di composti come Ainu-linda-lë e Cuivié-nen potrebbe lasciar pensare. In effetti il Quenya è, rispetto al Sindarin con tutte le sue mutazioni, decisamente più semplice e diretto nel modo in cui forma i compounds.
Tuttavia anch’esso ha per esempio, al pari del Sindarin, una storia evolutiva delle combinazioni consonantiche piuttosto articolata (vd. oltre), nonché fenomeni che intervengono quando una parola 1 e una parola 2 vengono giustapposte per creare un composto, ad esempio:
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allungamento o abbreviazione prosodica delle vocali*;
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vari tipi di assimilazione (Elemmírë < elen + mírë);
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ricomparsa dei gruppi iniziali mb-, nd-, ng- (Eämbar < eä + már);
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caduta della vocale finale e semplificazione del cluster consonantico (Formenos < formen + osto).
* Lo stesso esempio di Cuivié-nen che ho citato è solo apparentemente semplice. Contiene infatti al suo interno ben due fenomeni, che si coadiuvano per la formazione del composto: l’accorciamento della vocale di nén, in quanto capitata in posizione finale di un sostantivo plurisillabico (ricordiamo che nel Quenya classico le parole plurisillabiche, con alcune limitate eccezioni tipo palantír, non possono terminare con vocale lunga, ovvero non possono essere tronche) si combina con l’allungamento della ë di cuivië, in quanto vocale finale della penultima parola del composto.
Ma dicevamo delle trasformazioni delle combinazioni consonantiche (siano esse iniziali, mediali, o finali).
È necessario fare una specifica: una delle caratteristiche intrinseche della fonologia, in qualsiasi lingua, anche del Mondo Primario, è che le trasformazioni fonologiche intervengono in un lungo arco di tempo, e secondo un ordine che, ancorché non netto, è individuabile attraverso le forme intermedie delle parole coinvolte in questi processi. Faccio un esempio tratto dalle lingue germaniche del nostro mondo, prima di fare un esempio in Quenya:
Nel periodo compreso all’incirca tra il II e il IV sec. d.C., nell’area germanica occidentale si attesta come fenomeno fonetico la caduta della /z/ in finale di parola. Questo fenomeno deve essersi verificato necessariamente prima del fenomeno del rotacismo /z/ > /r/, in quanto la /r/ in finale di parola è osservata ancora ampiamente nel Germanico Occidentale tardo, ma sicuramente dopo la scissione interna che occorse secondo alcuni studiosi nell’area germanica nord-occidentale, in quanto nel Norvegese Antico, o Norreno, parzialmente differenziatosi dal ceppo germanico originario in seguito a fenomeni di migrazione, la /z/ in finale di parola non fu eliminata, ma presumibilmente fusa alla /r/ (la cosiddetta fricativa retroflessa sonora, /ʐ /, che, fun fact, è riscontrata anche nella lingua siciliana).
Allo stesso modo si danno numerosissimi esempi di evoluzione fonetica in Quenya con simili pattern nell’ordine di occorrenza di fenomeni diversi, tra loro collegati.
Un esempio sia la trasformazione di [nm][ŋm] in [nw][ŋgw] (come in teñma > teñgwa), che ebbe luogo dopo il fenomeno, attestatosi già ai tempi del Quenya Antico, secondo cui le occlusive sonore diventano nasali prima di una nasale (continuando l’esempio precedente: la radice Quendiana Primitiva √TEK “scrivere”, che dà origine alla base *tekma “scrittura, grammatica”, si evolve in tegmā e poi appunto in teñma), ma prima del fenomeno secondo cui [χ] diventa [h] tranne che prima di [t], come dimostra l’occorrenza della parola ✶khadmā > χanmā > χanw̃ā, attestata appunto in quest’ultima forma (quindi con il principio della trasformazione [nm] > [nw] già applicato), prima di diventare appunto hanw̃a “sedile”.
È esattamente dall’incrocio di queste regole, dall’avvicendarsi di questi “appuntamenti” storici e fonolinguistici, che gli studiosi sono stati in grado di interpretare ciò che Tolkien ha realizzato e di tracciare una storia più o meno completa e coerente della fonologia Quenya.
La complessità di questa ricostruzione aumenta esponenzialmente se si pensa che, come al solito, ognuno di questi processi ha attraversato un’evoluzione esterna, parallela e spesso intrecciata a quella in-universe: il percorso attraverso cui le caratteristiche fonetiche dell’Eldarin Comune hanno condotto all’Antico Sindarin e al Quenya è inscindibile dal laborioso procedimento creativo di Tolkien, con l’avvicendarsi, come abbiamo descritto in precedenza, di molti stadi preliminari per ciascuno di questi idiomi.
Lascio in calce alcuni link da Eldamo.org per approfondire, tra cui le liste complete dei principi fonologici, divisi per lingua. In ogni scheda è segnalato l’ordine di “entrata in vigore” rispetto ad altri principi correlati (come nell’esempio fornito sopra).
Bibliografia:
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Tengwesta Qenderinwa tratto da Parma Eldalamberon XVIII (2009) ed. by Gilson – Wynne – Smith.
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Quenya. Outline of Phonetic Development; Quenya. Outline of Phonology tratti da Parma Eldalamberon XIX (2010) ed. by Christopher Gilson.
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Common Eldarin: Noun Structure tratto da Parma Eldalamberon XXI (2013) ed. by Gilson – Wynne – Smith.
Sitografia:
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Eldamo.org/Phonetics:
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Primitive Elvish: https://eldamo.org/content/phonetic-indexes/phonetics-p.html
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Ancient Quenya: https://eldamo.org/content/phonetic-indexes/phonetics-aq.html
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Quenya: https://eldamo.org/content/phonetic-indexes/phonetics-q.html
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Old Sindarin: https://eldamo.org/content/phonetic-indexes/phonetics-os.html
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Ancient Telerin: https://eldamo.org/content/phonetic-indexes/phonetics-at.html
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Sindarin: https://eldamo.org/content/phonetic-indexes/phonetics-s.html
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Eldamo.org/Name Index: https://eldamo.org/content/name-indexes/names-q.html
-Rúmil