Nel Rhovanion settentrionale, al centro della vasta prateria delimitata dalla foresta di Bosco Atro, le Montagne Grigie e i Colli Ferrosi, si innalza una imponente montagna solitaria. Il massiccio di Erebor, alto circa 3500 metri, è composto da sei grandi dorsali e caratterizzata da un fiume che, sgorgando da una sorgente situata all’interno della montagna, ne accompagna i contrafforti.

Il costone sud-occidentale ospitava Colle Corvo, dove si trovava un posto di guardia dei Nani. Tra i due contrafforti occidentali, dietro una rupe sporgente, si trovava una stretta valle che costituiva l’uscita della Porta Segreta. Gradini grezzi salivano fino alla cima della cresta meridionale lungo una stretta cornice che, piegando a est dietro un masso, conduceva a una ripida radura.

 

Fu il popolo dei Lungobarbi, la stirpe di Durin, a colonizzare per primo la Montagna già ai tempi dello splendore di Moria. Ma quando i Nani furono costretti a fuggire da Khazad-dûm, dopo il risveglio del Balrog, si stabilirono qui sotto la guida di Thrain I, fondando il Regno sotto la Montagna. Abbandonarono successivamente Erebor per cercare fortuna nelle Montagne Grigie ma vennero scacciati dai draghi e tornarono a Erebor raggiungendo il massimo splendore del Regno sotto la Montagna con Thror, figlio di Dàin I.

All’interno, la montagna era scavata con passaggi e gallerie che portavano a cantine, sale e dimore, come la grande sala di Thrór vicino all’Entrata Principale. Un tunnel segreto conduceva alla “cantina più profonda”.

L’ingresso principale della montagna era la Porta di Erebor, situata sul lato sud, che si apriva su una valle tra due grandi contrafforti della montagna. Il Fiume fluente sgorgava da sotto la montagna e usciva dalla Porta Anteriore, formando una cascata che cadeva nella valle sottostante, e andava poi ad alimentare il Lago Lungo.

Oltre la porta, una larga strada lastricata costeggiava il fiume con un’ampia curva che conduceva dentro la montagna. Non molto lontano dall’ingresso si trovava la Grande Sala di Thrór, dove si tenevano banchetti e consigli.

Nelle Sale Inferiori, vi era una vasta sala chiamata la Grande Sala di Thráin, situata alla radice della montagna. Da lì partiva un passaggio segreto che portava a una porta nascosta sul lato occidentale della montagna. La Porta Segreta era invisibile dall’esterno, tranne che nel Giorno di Durin, quando la luce del sole al tramonto ne rivelava la serratura.

I fabbri di Erebor erano famosi per le loro armi e armature, create attraverso tecniche apprese in lunghi secoli a Khazad-dûm e in parte importate, all’inizio della Seconda Era, dai nani di Nogrod e Belegost che fuggivano dalla rovina del Beleriand. Inoltre Thròr, grande amico di Celebrimbor, possedeva uno dei Sette Anelli e ciò ebbe un ruolo nel grande splendore di Erebor, ma ne causò anche la fine.
Perché le enormi ricchezze che i Nani accumularono nelle sale di Erebor attirò l’attenzione dei Grandi Draghi, e in particolare di Smaug il Dorato. A lungo si è dibattuto se l’arrivo del Drago sia stato causato o meno da un intervento di Sauron, che attraverso di esso voleva rivalersi sui Nani che, nella Seconda Era, a lungo lo avevano combattuto nella loro alleanza con gli Elfi. Riteniamo tuttavia che questo non sia il caso, perché certamente Sauron avrebbe saputo utilizzare il Drago in modo molto più decisivo, se avesse avuto su di lui un tale ascendente, e non avrebbe perso un simile alleato senza concreti vantaggi.

 

Smaug vola intorno alla Montagna, di J.R.R. Tolkien

Quale che fosse la ragione della sua venuta, nel 2770 T.E., il drago Smaug calò su Erebor come una tempesta di venti e zanne, spezzando le difese della Montagna e ponendo fine al Regno dei Nani.

In quell’epoca, i Nani sopravvissuti si divisero in diversi gruppi: alcuni fuggirono nei Colli Ferrosi, altri trovarono rifugio sui Monti Azzurri, altri ancora seguirono la famiglia reale nella tentata riconquista di Moria.

Come altrove narrato, le cose andarono diversamente. Thròr fu ucciso, e suo figlio Thràin catturato e tenuto prigioniero a Dol Guldur, dove gli fu sottratto l’anello, ma non la chiave a la mappa di Erebor, che saranno poi recuperati da Gandalf.

 

Da allora, la Montagna Solitaria rimase vuota per quasi duecento anni. Il suo unico abitante era Smaug, che dormiva nella camera più interna su un’enorme pila di tesori. Nessuno osava avvicinarsi finché il Drago era in vita. Nell’anno 2941 della Terza Era, grazie ai consigli e alla pianificazione di Gandalf, utilizzando la mappa segreta e la chiave, il re Thorin II e un piccolo gruppo di amici e familiari riuscirono a raggiungere la Montagna Solitaria. Quando il drago Smaug si accorse che i Nani erano stati aiutati dagli Uomini del Lago, si diresse verso la loro città di Esgaroth con l’intento di distruggerla, ma venne ucciso da un uomo da Bard l’Arciere, che poi riprenderà l’eredità dei propri antenati diventato Re di Dale.

Molto di quanto avvenne in quei grandi anni è raccontato nel Libro Rosso: di come la morte del Drago causò una grande battaglia tra tutti coloro che avevano rivendicazioni riguardo ai tesori presenti nella Montagna, e di come Elfi di Bosco Atro, Nani e Uomini combatterono fianco a fianco contro le armate di Orchi, Goblin e Lupi Mannari, uscendone alfine vincitori grazie all’intervento delle Grandi Aquile e di Beorn, il mutatore di pelle. Durante la battaglia Thorin e i suoi due nipoti Fìli e Kìli furono uccisi, e la corona di Re sotto la Montagna fu affidata da Dain, cugino di Thorin.

Ma le guerre, intorno alla montagna, non erano terminate. Alcuni decenni dopo, durante la Guerra dell’Anello, Sauron inviò un esercito a conquistare i Regni dell’Est, Erebor e Dale, proprio mentre la sua armata principale si muoveva verso Minas Tirith. I Nani di Erebor e gli Uomini di Dale resistettero all’assalto fino a quando re Brand, nipote di Bard, e lo stesso Dain non furono uccisi combattendo nella retroguardia, mentre i due popoli trovavano rifugio dentro la Montagna. E qui rimasero per diversi giorni, assediati da Orchi e Orientali, fino a quando notizia non giunse, tra i nemici all’esterno, della sconfitta di Sauron al Sud, privandoli di nerbo e speranza. E gli assediati se ne accorsero, organizzando una sortita che li mise in fuga al di là del Fiume.

Si racconta che Erebor, ora guidata da Thorin III Elminpietra, figlio di Dàin, e Dale, ove regnava Bard II, figlio di Brand, conobbero nella Quarta Era un periodo di grande prosperità, che continuò anche quando, ucciso da Gandalf il Flagello di Durin, i Lungobarbi hanno reclamato la loro dimora ancestrale di Khazad-dûm.

 

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