Rhovanion, T.E. 2485 – Edoras, T.E. 2545
I primi anni di vita di Eorl, che diventerà uno dei più rinomati Signori degli Éothéod, risalgono a quando il suo popolo, guidato dal padre Léod, risiedeva ancora nelle terre a nord di Bosco Atro, tra le Montagne Nebbiose e il fiume Foresta a est.
Erano giunti in queste terre circa 500 anni prima della nascita di Eorl, quando il suo antenato Frumgar portò la propria gente lontano dai saccheggi degli Orchi e degli Esterling che spadroneggiavano tra i Campi Iridati e la pianura di Rhûn. Qui crearono un regno che, nonostante la distanza, manteneva la propria antica alleanza con Gondor a sud, retaggio dell’antico patto di allenza tra il Regno del Rhovanion, di cui gli Éothéod si consideravano eredi, e il Reame del Sud.
Il figlio di Frumgar, Fram, è celebrato dai canti perché fu lui a uccidere il drago Scatha che tormentava la propria gente, riportando nella Capitale i suoi denti come trofeo.
Dopo Fram, poco si sa dei Signori degli Éothéod prima di Léod, che nel 2501 della Terza Era cercò di domare Felaròf, il grande cavallo che si diceva discendesse direttamente dalla mandria di Oromë, di cui il Vala fece dono agli Uomini quando ancora visitava la Terra di Mezzo.
Ma Felaròf era un grande e orgoglioso animale, e si ribellò a Léod, uccidendolo. All’epoca sedicenne, Eorl assunse la Signoria degli Éothéod giurando di domare il cavallo in memoria del padre. Quando lo incontrò, si rivolse a lui come a una persona che gli aveva fatto un grande torto, condannandolo a servirlo fino alla fine dei suoi giorni come risarcimento per il dolore che gli aveva inferto. E Felaròf si sottomise.
Alcuni anni dopo, giunse alla Capitale un uomo del Sud con dure notizie. Era egli l’unico sopravvissuto tra i messaggeri che portavano a Eorl la richiesta d’aiuto di Cirion, Sovrintendente di Gondor, sul punto di capitolare sotto gli attacchi combinati di Orchi e di Balchoth. Borondir, così si chiamava il messaggero, ascoltò le parole di Eorl figlio di Léod: “Verrò. Se il Mundburg cade, dove fuggiremo dall’Oscurità?”.
Ma lunga fu la cavalcata degli Éothéod dal nord di Bosco Atro ai confini di Gondor sul Limterso. E, raccontano alcuni, fu solo l’intercessione di Dama Galadriel di Lorièn impedire alla nebbia oscura proveniente da Dol Guldur di confondere l’armata del Nord. E gli uomini di Eorl avevano l’impressione di essere difesi a destra e a sinistra da bianche mura di segretezza.

Nel frattempo, l’esercito di Gondor era in pericolo: sconfitto in pianura e tagliato fuori dal Sud, era stato assalito da drappelli di Orchi discesi dalle Montagne Nebbiose e costretto a indietreggiare verso l’Anduin. E fu allora che Eorl giunse con il proprio esercito, rovesciandosi su Orchi e Balchoth come una rutilante macchina da guerra. E tale era il terrore che destavano i Cavalieri del Nord, che gli invasori furono presi dal panico e fuggirono dal campo della battaglia, rincorsi per molte miglia dai cavalli degli Éothéod.
In virtù della salvezza portata al popolo di Gondor, e conscio del fatto che la parte settentrionale del Regno era ormai scarsamente popolata e ancor meno difendibile, il Sovrintendente di Gondor Cirion prese una decisione che cambiò radicalmente la storia della Terra di Mezzo. E dopo essersi incontrati con Eorl, lo condusse sull’Halifirien, il Monte Sacro a nord di Gondor, e quivi fece appello al suo diritto di sovrano del Regno del Sud, facendo dono delle terre del Calenardhon, dall’Anduin all’Isen, a Eorl e al suo popolo, per dimorarvi libero fino al Ritorno del Re.
E così parlò Eorl a Cirion: “Sire, Sovrintendente del Gran Re, accetto il dono da te offerto a me e al mio popolo, che è di gran lunga superiore a ogni ricompensa che i nostri atti abbiano meritato, non fossero stati a loro volta un dono liberamente dato in amicizia”.
Insieme si recarono nell’Alto Luogo dove si racconta che ancora oggi si trovi la tomba di Elendil. E qui entrambi recitarono il proprio giuramento. Ed Eorl così disse dopo aver sfoderato la propria spada: “Odano dunque tutti i popoli che non si inchinano all’Ombra dell’est: grazie al dono del Signore del Boccaforte, verremo a dimorare nella terra che egli chiama Calenardhon, e pertanto io giuro in nome mio e degli Éothéod del nord che tra noi e il Grande Popolo dell’ovest sarà amicizia per sempre; i suoi nemici saranno i nostri nemici, i suoi bisogni i nostri bisogni, e qualsivoglia male, minaccia o assalto gravi su di esso, noi lo soccorreremo fino al limite estremo delle nostre forze. Questo giuramento passerà in retaggio ai miei eredi, quanti ne possano venire dopo di me nella nostra nuova terra, e che essi lo rispettno con immutata fede, pena altrimenti che l’Ombra piombi su di loro ed essi siano maledetti”.
E così fu che gli Éothéod tornarono alle proprie case e, prese le proprie famiglie e le proprie cose, si trasferirono a Sud, occupando il territorio che da quel momento in poi sarà chiamato Rohan, Terra dei Cavalli. E in virtù della vittoria di Re Eorl il Giovane, acquisirono altri due nomi presso il popolo di Gondor: Rohirrim, Signori dei Cavalli, e Eorlingas, gli Uomini di Eorl.
Eorl scelse come capitale del proprio regno una bianca collina alle pendici dei Monti Bianchi, a cui fu dato il nome Edoras (“Le corti”, in lingua Rohirric). Qui Eorl morì a sessant’anni d’età nell’anno 2545 della Terza Era, lasciando il trono a suo figlio Brego.
Il giuramento pronunciato da Eorl fu da allora esaudito in almeno due occasioni: da Folcred e Fastred, figli di re Folcwine, all’epoca delle guerre contro l’Harad, e da Théoden Ednew durante la Guerra dell’Anello. Si racconta anche che, durante il regno di Re Elessar, Re Éomer guidò i Rohirrim in molte battaglie al fianco di Gondor, e che lo stendardo del Mark, con il cavallo al galoppo, sventolò al vento di molti Paesi, prima ch’egli diventasse vecchio.