Nord del Beleriand, 60 P.E.

 

Ora Morgoth, basandosi sulle notizie recategli dalle sue spie, e credendo che i signori dei Noldor se ne andassero di qua e di là punto o poco pensando alla guerra, trasse conclusioni circa la forza e la vigilanza dei suoi nemici. E una volta ancora, d’un subito la sua potenza si sommosse, e all’improvviso si ebbero terremoti al nord, fuoco sortì da fessure del suolo e i Monti di Ferro vomitarono fiamme; e orchi dilagarono per la piana di Ard-Galen.

Ma Fingolfin e Maedhros non stavano certo dormendo, e mentre altri cercavano le sparse bande di Orchi che si aggiravano per il Beleriand, spargendo rovina, piombarono d’ambo i lati sulla schiera principale mentre assaliva il Dorthonion; ed essi sconfissero i servi di Morgoth e, perseguendoli per l’Ard-Galen, li sterminarono affatto, non lasciandone alcuno in vita, in vista delle porte di Angband. Fu quella la terza grande battaglia delle Guerre del Beleriand, che fu detta Dagor Aglareb, cioè Battaglia Gloriosa.

Il Silmarillion, Capitolo XIII, Il ritorno dei Noldor

A lungo ricordata come la più grande vittoria dei Noldor e dei loro alleati contro Melkor, la Terza Guerra del Beleriand è stata un capolavoro di tattica e comando, a cominciare dalla controinformazione verso gli agenti del Nemico, avvenuta più di 100 anni dopo la precedente. E si dice che il motivo di un così lungo ritardo fosse che Morgoth stesso si era recato nelle terre d’Oriente, dove si adoperava a corrompere gli Uomini, poiché, dopo il primo sorgere del Sole, aveva appreso della loro venuta nel mondo.

Infatti Morgoth, ingannato dai resoconti dei suoi spie, che riferivano di signori Eldar dispersi per le terre senza pensieri di guerra, volle mettere alla prova la loro forza prima di essere del tutto pronto.

Il piano dell’Oscuro Signore era semplice: una massa principale di Orchi avrebbe invaso il Dorthonion, considerata la meno difendibile delle alte terre al confine con Ard-Galen. Due altre schiere si sarebbero invece rivolte a oriente e a occidente. E la prima avrebbe cercato di forzare la Breccia di Maglor, per tenere impegnate le forze dei figli di Fëanor, mentre la seconda si sarebbe dovuta spingere oltre Eithel Sirion, a sud nella valle del Grande Fiume, per impedire l’arrivo di soccorritori dai regni meridionali.

Impegnando il nemico sui tre fronti, Morgoth riuscì a forzare le prime difese, permettendo a drappelli di Orchi di dilagare in tutto il Beleriand, seminando rovina e terrore, devastando ogni terra che incontravano. Ma questa libertà di manovra si rivelò il vero errore strategico del Nemico. Perché gli Orchi, indisciplinati e non esposti a precise catene di comande, finirono per organizzarsi in bande che si dispersero lontano l’una dall’altra, rendendo impossibile la concentrazione dell’esercito.


Lo svolgimento della Dagor Aglareb, di House of Hador, adattata dall’Atlante della Terra di Mezzo di Karen Fonstad

E gli Eldar, che non erano impreparati quanto Morgoth credeva, sfruttarono a pieno il vantaggio tattico che si era venuto a creare. E Fingolfin e Maedhros, radunato in fretta un grande esercito, unirono sotto il loro vessillo tanto i Noldor quanto i Sindar. Così, mentre alcune schiere percorrevano il Beleriand per dare la caccia agli Orchi dispersi, i due Capitani marciarono con le loro forze contro l’armata principale e la respinsero sulle alture Dorthonion, costringendola a una faticosa ritirata verso nord.

Incitati dalla vittoria, gli Elfi incalzarono i nemici attraverso le pianure di Ard-galen, finché, giunti quasi al cospetto delle nere porte di Angband, li circondarono e li sterminarono, disperdendo l’ombra di Morgoth per un tempo. Com’è facile intuire, le forze di Morgoth presenti in Angband non avevano né la forza né i numeri per tentare una sortita, e il Nemico preferì attendere nella propria fortezza piuttosto che rischiare di vedere le proprie forze del tutto annientate.

Vi è infatti chi dice che sia stato proprio a seguito di questa battaglia che Melkor comprese di non poter più fare affidamento solo sugli Orchi e sui pochi Balrog di cui disponeva, sotto il comando di Gothmog. E fu nei lunghi anni che seguirono che arrivò a concepire nuove e terribili creature che potessero rendere più possente e mortifero il proprio esercito. E infatti, alcuni decenni dopo, Glaurung il Verme emerse dalle viscere di Angband, primo e terribile esemplare dei Draghi a tormentare la terra di mezzo.

Questa Battaglia, che fu la terza nel Beleriand tra Elfi e Morgoth, pose l’assedio ad Angband destinato a durare per 400 anni e dando alla Terra di Mezzo e ai Regni Noldor un lungo periodo di pace e prosperità, e contribuì a rafforzare il prestigio dei due Capitani delle schiere degli Eldar, Fingolfin e Meadhros.

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