Il Cram, le gallette degli Uomini del Nord

Già presente nella Seconda Era – ancora mangiato nella Quarta Era

 

Quando si parla delle consuetudini alimentari dei popoli della Terra di Mezzo, e in particolare delle stirpi umane, si tende frequentemente a proiettare su questi popoli un tipo di cucina antica a noi familiare, fatta di carni alla griglia e arrosti, torte salate e zuppe di carne e verdure, e naturalmente il pane. Poco però sappiamo delle effettive differenze gastronomiche tra – poniamo – gli Uomini di Gondor e gli Uomini di Rohan, o ancora degli abitanti della Valle dell’Anduin e più a nord fino a Esgaroth e a Dale.

 

Le memorie degli Hobbit durante i grandi anni al termine della Terza Era ci vengono però in aiuto, almeno sotto questo aspetto. Bilbo infatti ci racconta del Cram, che lui traduce in lingua hobbit come Rimpinzimonio, che costituiva uno dei cibi quotidiani degli Uomini del Lago Lungo.

 

Il Cram era una sostanza simile a un biscotto, ma dal sapore secco più vicino a quello di una galletta, prodotta dagli Uomini di Dale e dagli Uomini di Pontelagolungo.

Si diceva che fosse particolarmente nutriente e che venisse utilizzata come sostentamento durante i lunghi viaggi, come nel caso di Thorin e della Compagnia nell’ultima parte della loro avventura. Quando Gimli vide per la prima volta una fetta di lembas, la guardò con un’espressione scettica e pensò che fosse cram – di cui non era un grande apprezzatore – ma quando ne assaggiò un pezzetto, mangiò tutta la torta con piacere.

 

Il cram base era infatti un cibo insapore, poco lavorato e anche poco appetitoso: era fatto di farina compressa, ma a volte venivano aggiunti latte e miele per renderlo più gradevole.

 

Sebbene questo alimento venga citato più frequentemente da parte di chi vive a Oriente delle Montagne Nebbiose, è confermato che anche le tradizioni Hobbit parlano del cram, segno che, in un’epoca molto più antica, prima che le loro peregrinazioni li portassero nella Contea, anche Pelopiedi, Paloidi e Sturoi avevano l’abitudine di cuocere questo cibo. Durante la Terza Era, in un’epoca tutto sommato ricca per gli Hobbit, questo cibo non era più utilizzato – e perché avrebbero dovuto? Era un cibo per lunghi viaggi, e gli Hobbit, come si sa, non viaggiavano.

 

Restava però nell’immaginario di grandi e piccoli. Ciò ci viene testimoniato da alcuni racconti presenti nella Raccolta “Le Avventure di Tom Bombadil”, che com’è noto raccoglie filastrocche e storie tradizionali Hobbit e qualche aggiunta fatta da Bilbo e Frodo Baggins e poi da Sam Gamgee. Proprio in una delle novelle scritte da lui, Pierino il goloso, si racconta del suo incontro con un Troll simpatico e solitario: quando Pierino fu invitato alla casa del Troll, questi gli diede “pane di cram” e “torta di cram” da mangiare.

 

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