coccinella

#MemeTolkien
 
 «Aveva un amico di nome Déagol che gli rassomigliava, pur essendo più acuto di vista, ma meno forte e veloce. Un giorno presero una barca e scesero fino a Campo Gaggiolo, dove fiorivano gli iris e le canne. Arrivati lì, Sméagol scese e si mise a gironzolare lungo le rive, mentre Déagol rimase sull’imbarcazione a pescare.
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Gara di Indovinelli

 «Benedicici e aspergici, tesssoro mio! Mi sssa che quesssta è carne di prima scelta; finalmente un bocconcino prelibato, gollum! ». E quando disse gollum inghiottì, con un orribile rumore di gola. Era questa la ragione del suo nome, sebbene egli chiamasse sempre se stesso «tesoro mio».
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La Sorte sta per compiersi

Ben poco potevano antivedere coloro che osarono imboccare una via così buia. Ma tutto fu fatto in grandissima fretta, Fëanor continuando a spronarli, nella tema che i loro cuori avessero a raffreddarsi e le sue parole perdere peso e altri consigli prevalessero; e, per fieri che fossero i suoi detti, non dimenticava certo la potenza dei Valar.…

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I Noldor decidono di seguire Fëanor

Pertanto, Fingolfin e Turgon parlarono contro Fëanor, e pronunciarono dure parole, sicché una volta ancora l’ira corse quasi sul filo delle spade. Ma Finarfin pronunciò parole pacate, com’era sua consuetudine, cercando di placare i Noldor, persuadendoli a sostare e riflettere prima che si commettessero atti irreparabili; e Orodreth, unico tra i suoi figli, parlò allo stesso modo.
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J.R.R. Tolkien

Brani dalle Lettere - La Filologia

Io sono un filologo, e tutta la mia opera è filologica.
Evito i passatempi perché sono una persona molto seria e non faccio distinzione fra il divertimento personale e il dovere.
Sono affabile, ma asociale. Lavoro solo per il mio divertimento personale, perché trovo personalmente divertenti i miei doveri.
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 Si voltò, scendendo a spron battuto il sentiero. Cadde e si ferì le ginocchia. Si rialzò, continuando a correre. Giunse all’orlo del prato di Parth Galen lungo la riva, ove le barche erano state tirate a secco. Non c’era nessuno. Gli parve di udire delle grida nei boschi dietro di sé, ma non vi fece caso.
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DA A SECRET VICE (1931) – [3]

[…] mi sono dedicato a un argomento bizzarro come questo perché mi è parso d’intuirvi l’urgenza di varie questioni interessanti non solo per gli studiosi delle lingue, ma anche per chi vuole puntare l’attenzione sulla mitologia, la poesia o l’arte. Come primo spunto, mi permetterei di azzardare l’idea che per la costruzione di una lingua artistica veramente perfetta sia necessario elaborare, quantomeno a grandi linee, una mitologia a essa concomitante.…

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Tolkien Reading Day 2025 – La Caccia al Lupo

L’edizione 2025 del Tolkien Reading Day è stata celebrata dallo staff di Racconti di Tolkien e Where Once was Light now Darkness Falls con la lettura di un brano dal Silmarillion, che racconta della caccia a Carcharoth, il Lupo di Morgoth, nei boschi del Doriath, da parte della Compagnia formata da Beren Erchamion, Huan il mastino di Valinor, Thingol Signore del Doriath, Beleg Cùthalion e Mablung dalla Mano Pesante.…

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 «Credo che le tue parole siano più sagge delle nostre, Sam», disse Aragorn. «E che faremo, se le cose andranno come dici tu?».
 «Impedirgli di partire! Non lasciarlo andar via!», gridò Pipino.
 «Chissà?», disse Aragorn. «Egli è il Portatore, e il destino del Fardello pesa sulle sue spalle.
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DA A SECRET VICE (1931) – [2]

L’istinto all’«invenzione linguistica», l’adeguare concetto a simbolo fonetico, e soprattutto il piacere insito nel contemplare il nuovo rapporto che si viene a creare sono del tutto razionali, non perversioni. Nei linguaggi inventati come questo [il Nevbosh], il piacere è più spiccato di quanto possa mai esserci addirittura nell’imparare una lingua nuova, per quanto forte sia per alcuni, e questo perché più spontaneo e personale, più aperto alla possibilità del miglioramento per tentativi.

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