LINGUE ELFICHE/39 - SISTEMI DI SCRITTURA – Parte I ~ Sarati: le lettere di Rúmil

La creazione linguistica di Tolkien è rinomata non solo per la cura estetica e la musicalità di Quenya e Sindarin, non solo per l’acribia filologica, non solo per l’estrema complementarità con la narrazione all’interno delle sue opere, ma anche per il fascino che esercitano gli alfabeti di sua invenzione, i sistemi di scrittura concepiti per dare a queste lingue ancora più verosimiglianza e profondità.

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LINGUE ELFICHE/37 - GLI STUDI LINGUISTICI TOLKIENIANI (Parte I) ~ Il contributo dei testi divulgativi, delle riviste specializzate, della community online

Dopo aver passato in rassegna la storia delle Lingue Elfiche (tanto in-universe quanto extra-universe), e un campione parziale del corpus di Quenya e Sindarin, vorrei ora proporre un resoconto di come tutto questo materiale e questa creazione linguistica è stata recepita, studiata, rielaborata, a volte perfino ampliata.

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LINGUE ELFICHE/36 EXTRA - LE MUTAZIONI DEL SINDARIN (PARTE II: Consonanti) ~ (2/2) La mutazione nasale, la mutazione mista. Altri tipi.

In questo ultimo appuntamento dedicato alle mutazioni della consonante iniziale del Sindarin cercheremo di compendiare gli altri tipi rimasti, meno frequenti rispetto alla lenizione e tuttavia di non minore importanza.

Mutazione nasale:

È il risultato di una -n precedente la parola in questione, la cui consonante iniziale va incontro a una serie di processi di mutazione.

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LINGUE ELFICHE/35 EXTRA - LE MUTAZIONI DEL SINDARIN (PARTE II: Consonanti) ~ (1/2) Introduzione. La mutazione blanda

Terminata infine la sezione di questa rubrica dedicata a una selezione del corpus Quenya e Sindarin, prima di spostarci verso argomenti totalmente nuovi (contributo della community; riviste specializzate; sistemi di scrittura; cenni di grammatica, etc), vorrei continuare il discorso sulle mutazioni del Sindarin, e proporre uno schema estremamente semplificato delle mutazioni della consonante iniziale, in assoluto uno dei fenomeni più caratteristici e ricorrenti di questo idioma.

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SÔVAL PHÂRË – (La “Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - Episodio 2: Il Signore degli Anelli e il Libro Rosso

Ben ritrovati a Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Nello scorso appuntamento, il primo di questo nuovo percorso, abbiamo intrapreso una serie di discorsi propedeutici all’argomento della traduzione, in particolare abbiamo tentato di dare qualche definizione dello statuto narrativo del Legendarium.

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SÔVAL PHÂRË (la “Lingua Comune”) ~ Nuova rubrica di Rúmil - Episodio 1: lo statuto della narrazione tolkieniana

Cari amici, ben ritrovati a una nuova rubrica, in cui parleremo di… traduzione! All’interno del Legendarium tolkieniano infatti il concetto di traduzione gioca un ruolo a dir poco fondamentale. Per capire fino a che punto l’atto di “tradurre” un testo sia importante per Tolkien bisogna innanzitutto comprendere lo statuto del narratore all’interno delle sue opere, il che è già una faccenda piuttosto complessa, considerando che Tolkien attinge a delle categorie molto più antiche rispetto a quelle sulle quali basiamo la moderna narratologia e il moderno stile di narrare.

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LINGUE ELFICHE/34 IL CORPUS SINDARIN (POESIA) - PARTE IV ~ EXTRA – i generi della poesia elfica

Approfitto di aver chiamato in causa, nello scorso appuntamento, il saggio di Wynne/Hostetter sulla poesia Elfica, in riferimento al linnod, per menzionare brevemente gli altri due costrutti poetici presi in esame dai due studiosi: ann-thennath e minlamad thent/estent.

Forse stupirò qualcuno (ma, conoscendo ormai la maniacalità e la passione sub-creatrice del Professore, probabilmente nessuno resterà granché sorpreso) dicendo che Tolkien aveva in mente per ciascuno di questi metri una sorta di codifica formale.

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