LINGUE ELFICHE/46 - EXTRA: Formazione dei sostantivi – cenni di fonologia ~ Regole fonetiche nella formazione di sostantivi composti e nomi propri

Uno degli aspetti più riconoscibili e iconici delle Lingue Elfiche è il modo in cui Tolkien ha adoperato queste costruzioni linguistiche per coniare parole nuove (partendo dalle radici, come √KWENED, √ELED, stilate fin dai tempi del Qenya Lexicon), tra cui ovviamente nomi propri per personaggi, luoghi, concetti dell’ambientazione di Arda.

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LINGUE ELFICHE/45 - Grammatica Quenya ~ Introduzione. Cenni sulle declinazioni del Quenya: Plotz e Bodleian

Inauguro una breve sezione di questa rubrica dedicata a un’infarinatura di grammatica (morfologia e sintassi) e fonologia del Quenya.

Come già detto, laddove il Sindarin presenta una grammatica decisamente più basilare del Quenya e risulta invece ostico dal punto di vista della pronuncia e a causa delle mutazioni (cui abbiamo dedicato alcuni appuntamenti), il Quenya ha un rapporto rovesciato tra questi due elementi: a fronte di una fonologia relativamente semplice (almeno per il lettore italiano), presenta una grammatica molto ricca, e soprattutto non sviscerata al 100% da Tolkien.

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LINGUE ELFICHE/44 - Lo Shibboleth di Fëanor

Uno degli aspetti più affascinanti del costrutto linguistico tolkieniano è la sua profonda integrazione con la componente più strettamente narrativa del Legendarium. Linguistica, storia interna, racconto, delineazione di personaggi, tutti questi elementi interagiscono in maniera viva e palpitante.

Il livello di meticolosità con cui fattori così distanti vengono conciliati (a volte retroattivamente, magari in seguito a retcon o cambi di concezione) è tale che risulta perfino ingeneroso definire tutto ciò un mero “costrutto”.

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SÔVAL PHÂRË – (La “Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 4 ~ Tolkien-autore, Tolkien-aedo, Tolkien-personaggio

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Abbiamo introdotto, negli scorsi appuntamenti, diversi spunti propedeutici al tema della traduzione e del suo forte legame con il tipo di narrazione che Tolkien imbastisce per le sue storie.

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SÔVAL PHÂRË – (La “Lingua Comune”) ~ Rubrica sulla Traduzione in Tolkien - EPISODIO 3: Tolkien “traduttore”, un indizio per i lettori

Cari amici, ben ritrovati al consueto appuntamento con Sôval Phârë, la rubrica dedicata alla traduzione nell’opera letteraria tolkieniana.

Continuiamo nell’analisi della questione “Tolkien traduttore del Signore degli Anelli”, e argomenti affini.

Un’ulteriore prova di quanto abbiamo sostenuto negli scorsi appuntamenti, o quanto meno un indizio su ciò che Tolkien voleva comunicare, neanche troppo nascostamente, riguardo questa idea, si trova materialmente sulle edizioni dei due romanzi, Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, così come furono pubblicati durante la vita di Tolkien (su sua richiesta e istruzione).

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LINGUE ELFICHE/43 - EXTRA. Le rune di Erebor, l’Ovestron, il Rohanese: la questione dell’adattamento

Nello scorso appuntamento abbiamo citato una risposta di Tolkien a Miss Beare riguardo alla somiglianza tra le rune di Daeron che compaiono nel Signore degli Anelli e le rune germaniche antiche dell’alfabeto fuþark.

Questo spunto ci introduce a un argomento fondamentale per la comprensione dell’approccio del Professore alla propria creazione linguistica: la questione della traduzione e dell’adattamento delle lingue di Arda alla lingua del Signore degli Anelli e dello Hobbit.

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LINGUE ELFICHE/40 - SISTEMI DI SCRITTURA – Parte II ~ Tengwar: le lettere di Fëanor

Fëanor è uno dei personaggi più iconici e controversi del Legendarium tolkieniano. Elfo Noldo sapiente e focoso, il più versato e celebrato fabbro e orefice della storia di Arda (artefice dei Silmaril, gli straordinari gioielli ai quali è legato il destino del mondo, come ci racconta Il Silmarillion), è rinomato anche per essere stato l’inventore e fautore di un nuovo modo di scrittura Quenya, derivante dalle lettere di Rúmil, utilizzato a Valinor e in seguito diffuso in tutta la Terra di Mezzo e adoperato anche per altri idiomi elfici: le tengwar.

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