Circa 3012 – ?
Tra i personaggi animali più amati dai membri della Compagnia dell’Anello (e di tutti i lettori) vi è sicuramente Bill il Pony, il fedele equino che ha accompagnato gli Hobbit da Brea a Gran Burrone e poi fino ai cancelli di Moria.
La ragione per cui Bill si unirà agli Hobbit è da ricercare, con ogni probabilità, nelle trame con cui Saruman aveva iniziato a porre la propria attenzione sulla Contea. Non è infatti casuale che proprio la sera dell’attacco dei Cavalieri Neri a Brea tutte le cavalcature con cui gli Hobbit erano giunti in città, donate da Tom Bombadil, siano state liberate.
Qualcosa cominciava a muoversi nel nord ovest dell’Eriador, e non solo a causa di Mordor.
Fu così che, la mattina seguente, gli Hobbit si trovarono privi di animali per accompagnarli nel viaggio. L’unico pony restante a Brea era di proprietà di Billy Felci, un malvagio Uomo di Brea che, nei mesi seguenti, collaborò volentieri con gli invasori per dare sfogo alle sue brame e addurre nuove sofferenze agli Hobbit. Era un pony malnutrito e macilento, verso il quale Billy riversava tutta la propria misantropia. Si offrì di venderlo a Omorzo Cactaceo per un prezzo esorbitante, pari a dodici monete d’argento. Ma Granpasso insistette che avrebbero avuto bisogno di un pony. E Omorzo, costernato per quanto avvenuto nella sua locanda, si offrì di coprire il prezzo per gli Hobbit.
Da quel momento Bill fu fedele compagno di tutto il gruppo e di Sam in particolare: grazie alle sue cure, la bestia si riprese in fretta e riacquistò il proprio vigore e un bel manto uniforme. Il periodo a Gran Burrone, accudito presso le stalle di Elrond, lo fece ritornare in piena forma, tanto da poter accompagnare la Compagnia dell’Anello per un lungo tratto di strada, dai sentieri delle Montagne Nebbiose ai picchi del Caradhras innevato.
Fu quando divenne evidente che non vi fosse altra strada se non l’attraversamento delle miniere di Moria che, a malincuore, la Compagnia dovette abbandonare Bill. Sam era così preoccupato per i pericoli che avrebbe dovuto affrontare tutto solo sulla strada verso casa, che Gandalf recitò una benedizione per il suo viaggio verso Gran Burrone e da lì fino alla Contea.
Ma Bill era un pony forte e temprato dalle difficoltà, e riuscì a percorrere la strada pur tra mille disavventure.
Trascorsero molti mesi prima che Bill rientrasse nella storia, quando gli Hobbit, di ritorno insieme a Gandalf dalla loro avventura, si fermarono nuovamente una sera al Puledro Impennato. E così felice fu Sam di rivedere il suo compagno, da volerlo con sé per l’ultima parte del rientro nella Contea.
Presto, tuttavia, scoprirono che le cose erano molto cambiate dalla loro partenza. E quando gli Hobbit giunsero al neocostruito cancello sul fiume Brandivino, trovarono proprio Billy Felci a farvi la guardia. A quanto emerse, infatti, nel corso degli ultimi mesi Billy e altri Uomini si erano associati a nuovi venuti dal Sud e, insieme, svolgevano il ruolo di guardiani per l’autonominatosi nuovo Comandante della Contea, Sharkey – sotto il cui nome, come sappiamo, si nascondeva lo stesso Saruman.
I quattro Hobbit, insieme a Bill, giunsero al cancello nei primi giorni di novembre del 3019 della Terza Era. Billy Felci, com’era solito fare – e ancora più ora, quando si sentiva protetto dal volere di Sharkey – provò a farsi beffe di loro. Ma si trovò di fronte Hobbit molto diversi da quelli che conobbe poco più di un anno prima. Bastò un po’ di resistenza, e Billy si diede alla fuga. Non prima, però, che Bill il Pony si prendesse la sua rivincita, assestandogli un bel calcio nelle terga.
Dopo la liberazione della Contea, Bill restò per lunghi anni al servizio di Sam, che se ne prese cura amorevolmente. Fu proprio in groppa a Bill che Sam accompagnò Frodo al suo ultimo viaggio verso i Porti Grigi, e con lui tornò finalmente a casa.