Prima Era (?), comparse nella Terza Era – Uccise nel crollo di Barad-Dûr (?)
Tra le molte creature corrotte e asservite da Morgoth e da Sauron, ve ne sono alcune la cui natura non ha mancato di suscitare più di un interrogativo tra gli studiosi delle antiche saghe.
Tra di esse vi sono le Bestie Alate – in origine chiamate Fell Beast – che durante la Guerra dell’Anello divennero le cavalcature degli Spettri dell’Anello dopo che i neri cavalli che li avevano condotti da Mordor alla Contea furono travolti dall’inondazione del Bruinen chiamata da Elrond Mezzelfo. E molti si sono interrogati, una volta scoperta la loro esistenza, sul perché non avessero già inizialmente scelto di cavalcare questi mostruosi esseri, tanto più rapidi e possenti di un semplice cavallo – ancorché pasciuto e rafforzato con i neri sortilegi di Sauron?
A questa domanda vi è una sola risposta, e cioè che, fino al momento in cui l’Anello è stato effettivamente rivelato e l’Erede di Isildur ha lanciato la propria sfida all’Oscuro Signore, spingendolo ad attaccare Gondor prima che i suoi piani fossero del tutto completati, i Nazgûl agivano ancora in segretezza. Motivo per il quale attraversarono la Breccia di Rohan, percorsero il Verdecammino e entrarono nella Contea travestiti da Cavalieri Neri, non rivelando la propria intima identità, ma lasciando comunque dietro di sé una scia di terrore e paura in chiunque li incontrasse.
Presentarsi a cavallo di queste Bestie sarebbe stato per loro una dichiarazione della propria Natura, e un vero e proprio atto di guerra che avrebbe spinto Elfi e Uomini sulla difensiva. E invece, nei primi mesi del 3018 della Terza Era, è probabile che Sauron ancora credesse possibile sottrarre l’Anello a Bilbo e Frodo senza rischiare una guerra aperta.
Fu così che il primo avvistamento delle Bestie Alate fu durante la discesa dell’Anduin da parte della Compagnia, dalle parti di Sarn Gebir, quando Legolas con una freccia riuscì a colpire una di esse, facendola precipitare insieme al suo cavaliere. Un’altra fu avvistata dopo la Battaglia del Fosso di Helm, poco dopo il dialogo tra Théoden, Gandalf e Saruman davanti alla piana distrutta e inondata di Isengard. E lo Stregone disse che forse questa creatura era stata inviata a Saruman per recuperare l’Anello, dal momento che, quando Pipino sottrasse il Palantìr di Isengard e si trovò in contatto con l’Oscuro Signore, egli potrebbe aver ritenuto trattarsi di Frodo, posto davanti alla Pietra Veggente da Saruman per torturarlo.
Ma cos’erano in realtà queste Bestie Alate? Alcuni studiosi ritengono che siano state create da Morgoth stesso nei tempi remoti, scimmiottando le Grandi Aquile di Manwë così come fece con gli Orchi per gli Elfi e i Troll per gli Ent. Ma non essendo citate direttamente nelle cronache degli Antichi Tempi, si ritiene che a quell’epoca fossero molto più minute che durante la Guerra dell’Anello. Dopo la sconfitta di Morgoth e la distruzione di Angband queste bestie fuggirono e si rifugiarono nell’est della Terra di Mezzo, in quello che poi sarebbe divenuto Mordor. Esse si fecero i loro sozzi nidi nelle caverne degli Ephel Duath, cibandosi perlopiù di carogne e deponendo le loro nere uova negli oscuri anfratti delle montagne.
Fu durante la Terza Era che Sauron intravide in queste creature il potenziale per diventare la cavalcatura dei Nazgûl, cominciando ad allevarle con oscuri sortilegi e a cibarle con cibi maledetti, tanto da farle crescere di dimensione fino a quelle sufficienti a reggere un cavaliere sulla propria schiena.
E certamente, molto vantaggio diedero ai Servi del Nemico durante le grandi Battaglie alla fine della Terza Era, prima attaccando dall’alto i Cacciatori di Faramir a Cair Andros – dove denunciarono però la propria scarsa resistenza alla magia, fuggendo di fronte all’arrivo di Gandalf – e poi partecipando alla Battaglia dei Campi del Pelennor spargendo terrore tra le file degli assediati e scaraventando diversi soldati di Gondor dalle mura; in questa occasione il Re Stregone, a cavallo della sua bestia, intenzionato a frenare l’impeto dei Rohirrim che stavano tagliando in due il suo esercito e facendo strage delle forze di Mordor, calò dal cielo sul corpo di Nevecrino, scagliandolo via dalla cavalcatura e spezzandolo a terra, ove il Re di Rohan trovò la morte.
Ma non fu la fine che il Re Stregone immaginava, perché quando la sua Bestia si avvicinò per divorare Théoden, Éowyn si rivelò di fronte a lui e decapitò la bestia, dando inizio a uno dei duelli maggiormente cantati dagli aedi di Gondor, Rohan e di tutti i popoli liberi.
Ciò che avvenne delle Bestie dopo la caduta di Sauron non è noto. Ma è probabile che, morta la fonte da cui essi traevano la propria forma, essi abbiano via via ridotto la propria dimensione. E non vi è più traccia di loro nelle cronache umane che ci sono pervenute dal tempo del Regno di Elessar Telcontar.