Denethor, di Tiziano Baracchi

Bastone dei Sovrintendenti

Il Bastone dei Sovrintendenti

Gondor, ? (Inizio Terza Era) – Utilizzato dai Signori dell’Ithilien nella Quarta Era

 

Sin dai primi anni di Nùmenor è stata tradizione della famiglia reale e della nobilità dei Dùnedain di assegnare un particolare valore simbolico, connesso alla regalità e al comando, a un bastone. I Re e le Regine di Nùmenor stringevano uno scettro reale, mentre i nobili di più basso rango si erano dotati a loro volta di aste cerimoniali a simboleggiare il proprio ruolo.

 

Questa tradizione continuò anche nei reami in esilio. Ma se ad Arnor, il Regno di Elendil, il Re continuò a stringere il bastone come segno della propria regalità attraverso lo scettro di Annùminas, ciò non avvenne a Gondor, dove i simboli del potere furono soprattutto l’elmo-corona e l’Albero Bianco.

 

Ma quando la stirpe dei re si interruppe, e Mardil divenne il primo Sovrintendente Regnante in attesa del ritorno del Re, fu proprio il loro bastone a rappresentare il più alto simbolo del potere nel regno di Gondor. Era questo un bastone bianco, liscio e disadorno se non per una sfera dorata a un’estremità.

Non abbiamo molte testimonianze dell’utilizzo del bastone da parte dei Sovrintendenti che seguirono, ma una è particolarmente significativa: quando nel 2510 della Terza Era Cirion concesse il Calenardhon al popolo di Eorl in pegno per il loro intervento sul campo di Celebrant, il Sovrintendente recitò il proprio giuramento tenendo alto il bastone sulla Tomba di Elendil.

 

Un’altra menzione del bastone la si ebbe durante la Guerra dell’Anello, e fu quando Denethor II, ormai sopraffatto dalla follia dopo che anche Faramir, dopo Boromir, sembrava ormai prossimo alla morte. E sulla pira funebre che aveva allestito per sé e per suo figlio egli portò anche il Bastone del Sovrintendente, che spezzo contro il suo ginocchio dichiarando che con esso si concludeva anche la propria stirpe, e con essa l’intero dominio degli Uomini.

 

Ma così non fu: perché come raccontano le antiche saghe, il Re alfine tornò, giungendo dal Nord e guidando Gondor alla vittoria nella Battaglia dei Campi del Pelennor e alla Battaglia del Morannon, quando nell’Ora del Fato il Portatore dell’Anello compì la propria impresa e Sauron venne sconfitto per sempre.

 

E Faramir, salvato dall’intervento di Gandalf e Peregrino Tuc a un passo dalla morte, ne divenne il Sovrintendente. E un nuovo bastone bianco fu costruito, che da allora rimase simbolo anche dei Signori dell’Ithilien, la nuova carica che Re Elessar concesse a Faramir e alla casa di Hùrin, per tutta la Quarta Era del Mondo.

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