Baccadoro, la Figlia del Fiume

?, Nascita di Arda (?) – ? Fine del Mondo (?)

 

Tra le figure più misteriose che abitavano la Terra di Mezzo durante le prime Ere del Mondo, Baccadoro rappresenta certamente un esempio unico e raro. È infatti una creatura estremamente “umana”, dotata di sentimenti, piaceri e attenzioni che tutti noi siamo in grado di riconoscere e di apprezzare. Eppure, dall’altra parte, ha il profilo etereo di un’apparizione, di un’eco di un tempo ormai passato che fa capolino tra i ricordi di un giorno di primavera.

Poco sappiamo di lei, come d’altronde di suo marito Tom Bombadil che, durante la fuga degli Hobbit dalla Contea diretti a Brea, li hanno ospitati nella loro casa ai margini della Vecchia Foresta, salvandoli dai Cavalieri Neri e dall’ira del Vecchio Salice.

 

La figlia del Fiume, di Marie Magny

Molto si è però discusso di lei e della sua origine. E vi è chi la identifica in uno spirito primigenio, nato per volontà o capriccio di Arda stessa e com’essa eterna, immutabile, accogliente e bellissima. Altri invece sostengono ch’ella appartenga alla stirpe dei Maia, unitasi a Tom Bombadil in tempi ormai obliati e forse ella stessa dimentica di quale fosse la sua natura. E a supporto di questa tesi alcuni portano il soprannome con cui Tom stesso l’ha chiamata, “Figlia del Fiume”, che quasi adombra una sua discendenza dalle acque e da Ulmo loro Signore.

 

Quale che sia la sua vera natura, di ella sappiamo che aveva uno stretto rapporto con la Natura e i suoi tesori, e il suo volto era incorniciato da una lunga chioma bionda, che ricadeva sulle sue verdi vesti, tempestate di perle di rugiada. Ai fianchi portava una cintura d’oro che appariva come una catena di gigli, incastonata di non-ti-scordar-di-me. Come ricorda Frodo, “quando ella corse loro incontro, sentirono il suo abito frusciare come una dolce brezza sulle rive fiorite di un fiume Frodo la guardava estasiato: era profondamente turbato e commosso da una gioia inspiegabile. Aveva provato a volte una sensazione simile, incantato dalla dolce voce degli Elfi; tuttavia questo sortilegio era diverso: un piacere meno nobile e meno intenso, ma più profondo ed umano penetrava fino in fondo al cuore, meraviglioso eppure non misterioso”.

 

Un giorno Tom e lei si erano incontrati presso il fiume Sinuosalice. E molte volte tornarono a quel fiume, dove lei si divertiva nel fargli degli scherzi e a giocare con l’acqua. E quando lui la volle in moglie, ella si lasciò condurre fino alla Vecchia Foresta – al tempo una distesa verde che spaziava dai Monti Azzurri fino a quella che sarà chiamata Breccia di Rohan – e tutti i suoi abitanti parteciparono alle loro nozze.

Ivi Baccadoro rimase per i lunghi secoli che seguirono, cullata dal vento, dal profumo dei fiori e dalla tintinnante gaiezza del proprio sposo, che a ogni passeggiata raccoglie per lei bianchi gigli con cui ornare la loro dimora.

 

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