Ancalagon

 La spada tornò nel fodero. «Presto, seguitemi!» disse una voce fiera e tranquilla; e prima che Bilbo capisse cos’era successo, trottava di nuovo in avanti, a più non posso, ultimo della fila, giù per passaggi scurissimi con le urla degli Orchi che svanivano dietro di lui.
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Lo Staff di Where once was Light now Darkness falls porge i suoi omaggi al Professore il giorno del suo compleanno. Avrebbe compiuto 129 anni! Purtroppo oggi celebriamo con meno entusiasmo degli anni passati, reduci di terribili esperienze. I nostri pensieri vanno anche a voi, che ci avete seguito in questo periodo.
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Il Grande Goblin, di arthurx16

 Proprio in quel momento tutte le luci della caverna si spensero, e il gran fuoco, puff!, esplose in una colonna di fumo bluastro e fosforescente che schizzò su fino al soffitto e sparse bianche scintille pungenti su tutti gli Orchi.
 Le grida e le urla inarticolate, il gracidare, l’uggiolare, il farfugliare; gli ululati, i ringhi e le imprecazioni; lo strillìo e lo stridio che seguirono erano al di là di ogni possibile descrizione.
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Aquila, di Scott-Edward

 Vi erano molti uccelli intorno alle creste e ai fumaioli di pietra, e grandi stormi avevano solcato l’aria lontana, contorni neri contro il pallido cielo. Mentre riposavano nell’accampamento, Aragorn pensava, osservando dubbioso i voli d’uccelli, se Gollum avesse escogitato qualche nuova malvagità e se nelle zone selvagge si fosse ormai sparsa la voce del loro viaggio fluviale.
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«Assassini e Amici degli Elfi!» gridò il Grande Orco. «Squarciateli! Picchiateli! Mordeteli! Sbranateli! Portateli via nelle caverne scure piene di serpenti e non fategli più vedere la luce!». Era talmente arrabbiato che saltò su dal suo sedile e si precipitò lui stesso su Thorin colle fauci spalancate.
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L’indomani la campagna da ambedue i lati cominciò a trasformarsi rapidamente. Gli argini si fecero alti e pietrosi. Presto si trovarono ad attraversare una contrada di colline rocciose, e sulle due sponde terminavano ripidi pendii sepolti sotto profonde macchie di cespugli spinosi e di prugnole, aggrovigliati con rovi e rampicanti.
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 Il Grande Orco lanciò uno spaventoso urlo di rabbia quando la guardò, e tutti i suoi soldati digrignarono i denti, scossero gli scudi e batterono i piedi. Avevano riconosciuto immediatamente la spada. Aveva ucciso centinaia d’Orchi ai suoi tempi, quando i begli Elfi di Gondolin davano loro la caccia sulle colline o li combattevano sotto le loro mura.
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 La notte passò senza che Gollum desse il minimo segno di vita. Dopo l’accaduto, la Compagnia fu costantemente all’erta, ma non scorse traccia di Gollum durante il resto della navigazione. Se li stava ancora seguendo, lo faceva in modo cauto ed astuto.
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 «Uhm!» disse il Grande Orco. «Questo lo dici tu! Posso chiederti allora cosa facevate sulle montagne, e da dove venite e dove andate? In effetti vorrei sapere tutto di voi. Non che ti servirà a molto, Thorin Scudodiquercia, ne so già fin troppo della tua razza; ma di’ la verità, o vi organizzerò qualcosa che non vi piacerà affatto!».
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 Immediatamente la loro luce si spense. Si udì un altro sibilo, seguito da uno spruzzo, e la scura forma a ceppo scomparve giù per il fiume nella notte. Aragorn si mosse nel sonno, si girò, ed infine si mise a sedere.
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