L’Ascia di Durin
Khazad-dûm, ? A.A.– a Khazad-dûm nella Quarta Era
Non sono molti i manufatti nanici a essere nominati nelle antiche saghe delle Prime Ere del Mondo, sia perché poco, della storia dei Naugrim, è stato trascritto nelle opere di Elfi, Uomini e Hobbit, sia perché i Nani stessi erano molto gelosi dei propri cimeli e pochi estranei hanno potuto vederli.
Quando si parla però dell’Ascia di Durin, ci si riferisce a uno degli oggetti più sacri della tradizione dei Lungobarbi e di tutti i sette regni dei Nani, e per diverse ragioni essa è stata talvolta nominata e mostrata a ospiti, alleati e amici, pur appartenenti ad altre razze parlanti.
Era infatti l’Ascia un oggetto antichissimo, forgiato nelle profondità di Khazad-dûm prima del Sole e della Luna, quando i membri del popolo dei Lungobarbi, dopo che Durin, il più anziano dei padri dei Nani, si era mosso a sud dal monte Gundabad ove si era risvegliato e aveva trovato le grotte nelle montagne sotto i tre picchi di Caradhras, Calebdil e Fanuidol, avevano preso residenza nel luogo dove, in lunghi secoli sotto le stelle, avevano edificato ciò che poi sarebbe diventato il più grande e il più ricco dei loro Regni.
L’Ascia portata dal loro Re era un’arma al contempo bellica e cerimoniale, parte integrante del tesoro che i Re dei Nani tramandavano ai propri discendenti come simbolo del proprio status, in modo non dissimile a quanto farà l’Arkengemma molti millenni dopo – e quasi a dirci che, nelle tradizioni dei Nani, era sempre un oggetto lucente a identificare la regalità.
Come tale, è rimasto a Khazad-dûm per tutta la durata del Regno Nanico ivi fondato. Ma nel corso della Terza Era del Mondo, i Nani avevano ormai scavato troppo in profondità e con troppa avidità, giungendo in luoghi da tempo reclusi al resto del mondo. E qui, com’altrove è narrato, risvegliarono dal suo millenario torpore un Balrog di Morgoth, che uccise Durin VI e, solo un anno dopo, suo figlio Nàin I, costringendo il resto dei Nani a fuggire, abbandonando le Montagne Nebbiose.
E fu così che l’Ascia di Durin venne abbandonata durante la concitata ritirata di fronte all’orrore. Per lunghi secoli rimase nel cuore della Montagna, dimenticata da tutti eccetto i discendenti del Re che, dopo un periodo di peregrinazioni, giunsero a Nord alla Montagna Solitaria, ove fondarono il proprio reame in esilio. E questo pensiero si tramando per generazioni, dopo che la Montagna fu persa per l’arrivo del Drago e poi riconquistata da Thorin Scudodiquercia e i suoi compagni. E proprio uno di loro, Balin figlio di Fundin, ormai giunto a una veneranda età, cominciò a concepire l’idea di riconquistare anche Khazad-dûm alla gloria dei Nani, com’era stato fatto con Erebor.
Alcuni anni dopo, ci viene detto, raccolti alcuni coraggiosi compagni, Balin si diresse nuovamente al loro antico regno, che ora tutti chiamavano Moria, e lo reclamò per il popolo dei Lungobarbi. E si dice che nel 2989 della Terza Era lui e i suoi compagni ritrovarono l’Ascia di Durin, ancora splendente e affilata come quando era stata abbandonata. Il resoconto della spedizione di Balin, incluso il ritrovamento dell’ascia, fu scritto nel Libro di Mazarbul prima della caduta della colonia.
Balin rivendicò l’ascia come propria e se foggiò per tutta la durata del suo Regno, insieme alla corona di mithril che probabilmente apparteneva anch’essa a Durin I.
Regno che non fu tuttavia lungo, perché il Flagello di Durin non aveva abbandonato quelle terre, attendendo nell’ombra i prossimi che sarebbero venuti, terrore e orrore anche per gli Orchi che avevano infestato le Montagne Nebbiose. E così un giorno, cinque anni dopo, mentre si era recato solo a osservare il Mirolago, Balin fu assalito e ucciso da un drappello di Orchi che, fiutata la presenza dei Nani, cominciarono da allora un lento accerchiamento al neonato regno, che si concluse con la sua caduta pochi mesi dopo la morte del Re.
Cosa ne fu dell’Ascia di Durin, non è dato sapere, né vi sono indicazioni nei libri di storia o di sapienza che ci possano aiutare a ricostruirne il fato. Vi è chi dice che sia stata rubata dagli Orchi, ma non riteniamo che un simile monile potesse essere proficuamente maneggiato da essi, né che vi rivolgessero qualche forma di valore economico. Altri ritengono che sia andata semplicemente perduta, perché con ogni probabilità Balin l’aveva con sé quando fu ucciso, ed è possibile che sia stata abbandonata insieme al suo corpo dilaniato.
A nostro avviso, tuttavia, l’Ascia di Durin riposa ancora a Khazad-dûm, tra le aule della millenaria dimora dei Nani della Stirpe dei Lungobarbi, attendendo nel buio il giorno in cui la propria ancestrale terra sarà nuovamente reclamata dal popolo di Durin. E che essa sarà strettamente salda nel pugno di Durin VII, l’ultimo, quando anche il ruolo dei Nani nei destini di Arda giungerà al termine.