I Noldor decidono di seguire Fëanor

Pertanto, Fingolfin e Turgon parlarono contro Fëanor, e pronunciarono dure parole, sicché una volta ancora l’ira corse quasi sul filo delle spade. Ma Finarfin pronunciò parole pacate, com’era sua consuetudine, cercando di placare i Noldor, persuadendoli a sostare e riflettere prima che si commettessero atti irreparabili; e Orodreth, unico tra i suoi figli, parlò allo stesso modo. Finrod si schierò con Turgon, suo amico; ma Galadriel, unica tra le donne dei Noldor a stare quel giorno alta e animosa tra i principi impegnati in contesa, si disse pronta ad andare. Non pronunciò giuramenti, ma le parole di Fëanor circa la Terra di mezzo le avevano messo fuoco nel cuore, perché bramava vedere quelle ampie terre non vigilate e avere quivi un dominio proprio. Dello stesso parere di Galadriel si disse Fingon, figlio di Fingolfin, del pari mosso dalle parole di Fëanor, che pure assai poco amava; e con Fingon si schierarono, come sempre facevano, Angrod e Aegnor, figli di Finarfin, anche se preferirono frenare la lingua e non levare la voce contro il proprio padre.
Alla fine, dopo lunghe discussioni, Feanor la vinse, e la maggior parte dei Noldor radunati si sentirono infiammati da un desiderio di cose nuove e contrade straniere. Sicché, quando Finarfin tornò a parlare invitando alla moderazione e all’indugio, un grande grido si levò: «No, partiamo!». E seduta stante Fëanor e i suoi figli cominciarono i preparativi per la marcia.

JRR Tolkien, Il Silmarillion;
Art: Bella Bergolts
-Stella del Vespro

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