Poi vollero sapere tutto sulle avventure che aveva avuto dopo che l’avevano perso, ed egli si sedette e raccontò tutto, tranne il rinvenimento dell’anello («Non è il momento» pensò)*.
 *Nel prologo del Signore degli Anelli («A proposito della Scoperta dell’Anello»), Tolkien riassume brevemente la storia dell’incontro di Bilbo con Gollum e della sua scoperta dell’anello esattamente come viene data nella seconda e nelle successive edizioni dell’Hobbit. Poi continua:
 «Lo strano è che la prima versione dei fatti data da Bilbo ai suoi compagni era molto diversa da questa. Egli infatti disse loro che Gollum gli aveva promesso un “regalo” se avesse vinto il gioco; quando poi era andato sull’isola a cercare l’anello, si era accorto che il suo tesoro era sparito: un anello magico che gli era stato regalato molto tempo prima per il suo compleanno. Bilbo si sarebbe reso conto allora che si trattava dell’anello trovato nel tunnel, ma non avrebbe detto niente e come premio – invece del gioiello – si sarebbe fatto indicare l’uscita. Questo è ciò che Bilbo scrisse nelle sue memorie…».
 Ciò che Tolkien ha descritto è lo scenario per la prima edizione dell’Hobbit; e l’affermazione che «la prima versione dei fatti data da Bilbo ai suoi compagni era molto diversa da questa» è in contraddizione con quanto viene detto qui, e cioè che Bilbo «si sedette e raccontò tutto, tranne il ritrovamento dell’anello»; e con quanto si afferma in seguito (nell’episodio dei ragni), cioè che i Nani, dopo aver saputo dell’anello, insistono per «farsi raccontare da capo la storia completa di Gollum, degli indovinelli e tutto il resto, con l’anello al suo posto giusto». La disonestà di Bilbo, che ha grande importanza nel Signore degli Anelli, non appare mai chiaramente nell’Hobbit.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Dalla Padella alla Brace, Finding of the Ring by David T. Wenzel}
-Ancalagon

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