Gandalf rispose con voce irata: «L’ho portato io, e io non porto cose che non sono utili. O mi aiutate a cercarlo, o me ne vado e vi pianto qui a sbrogliarvela da soli come meglio potete. Se riusciamo a trovarlo, me ne ringrazierete prima che tutto sia finito. Che ti è venuto in mente di lasciarlo cadere e di andartene, Dori?».
«Anche tu l’avresti lasciato cadere,» disse Dori «se un Orco ti avesse improvvisamente afferrato le gambe, da dietro, nel buio, ti avesse fatto lo sgambetto e preso a pugni nella schiena!».
«Ma allora perché non l’hai ripreso?».
«Santo cielo! E me lo domandi? Cogli Orchi che combattevano e mordevano al buio, e tutti che cadevamo gli uni sugli altri e ci pigliavamo a pugni a vicenda! Tu mi hai quasi mozzato la testa con Glamdring, e Thorin tirava colpi da tutte le parti con Orcrist. Tutto a un tratto il tuo bastone ha emesso uno dei suoi lampi accecanti e abbiamo visto gli Orchi che tornavano indietro di corsa uggiolando. Tu hai gridato: “Seguitemi tutti!”, e tutti avrebbero dovuto seguirti. Pensavamo che tutti lo avessero fatto. Non ci fu tempo per contarci, lo sai benissimo, se non dopo che schizzammo attraverso le guardie al portone, fuori dell’uscita secondaria, e arrivammo qui in fretta e furia. Ed eccoci quaggiù, senza lo scassinatore, che il cielo lo strafulmini!».
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Dalla Padella alla Brace, Gandalf and Dori by David T. Wenzel}
-Ancalagon