Via via che il conto aumentava, egli rallentò il passo, e cominciò ad avanzare con incertezza e a piagnucolare, poiché si stava allontanando dal lago e cominciava ad avere paura. Potevano esserci in giro degli Orchi, ed egli aveva perso il suo anello. Alla fine si fermò davanti a un’apertura bassa, a sinistra, salendo.
 «Il settimo a destra, sì. Il sesto a sinistra, sì» sussurrò. «Eccolo qua! Questa è la strada per l’uscita secondaria, sì. Ecco il passaggio!».
 Scrutò all’interno e si ritrasse. «Ma non possiamo azzardarci ad andare avanti, tesoro, no non possiamo proprio. Ci sssono gli Orchi laggiù. Un sssacco di Orchi. Li sentiamo dall’odore. Sss!
 «Che dobbiamo fare? Morte e dannazione a loro! Bisogna aspettare qua, tesoro, aspettare un po’ e vedere».
Così arrivarono a un punto morto. Gollum aveva portato Bilbo fino alla via d’uscita, dopo tutto, ma Bilbo non poteva imboccarla! C’era Gollum che sedeva tutto raggomitolato proprio all’inizio e gli occhi gli brillavano freddi sulla faccia, mentre la girava da una parte e dall’altra tra le ginocchia.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Indovinelli nell’Oscurità, GOLLUM by Michael Whelan}
-Ancalagon

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